Lavinia Farnese, Novella 2000, n. 41, 08/10/2009, pp. 78-83, 8 ottobre 2009
Gabriel Garko. Il primo bacio l’ha dato a sette anni e mezza Italia, quella femminile, se lo ricorda nudo, coperto solo da una balla di fieno, coi glutei da antica Olimpia e l’aria tenebrosa sul calendario di Max 2002
Gabriel Garko. Il primo bacio l’ha dato a sette anni e mezza Italia, quella femminile, se lo ricorda nudo, coperto solo da una balla di fieno, coi glutei da antica Olimpia e l’aria tenebrosa sul calendario di Max 2002. Però Gabriel tiene la sua privacy sotto chiave, non va oltre la confessione che a casa vive «con due cani, tanti pesci e quattro gatti», ed è «felicemente fidanzato e maturo per un figlio, non ancora per sposarmi». *** Al liceo lui, diciottenne, si era preso una sbandata (ricambiata) per la madre di un compagno di scuola. Colpa di una delle tre sorelle, maggiore di dieci anni, che portava in casa le amiche, alcune belle da stordire. *** «Sono stata una maga, una veggente, la prima a crederci da quando l’ho incontrato che non era nessuno, quel giorno a metà degli anni Novanta, in ascensore» ricorda Eva Grimaldi, sua storica ex. «La nostra relazione durò quattro anni, dal 1996 al 2000: i primi due rimase segreta. Volevo capire se il terreno era buono o voleva solo farsi Eva Grimaldi. Poi scoprii un tradimento, malcelato nel bip di un sms. Lui ancora oggi non vuole dirmi chi è la donna per cui se ne andò. Ma siamo amici, ci vediamo a Zagarolo. In fondo, l’ho scoperto io». *** «Versus Gabriel non c’è Raul Bova o Riccardo Scamarcio che tenga. Poi sorride sempre. Ed è buono, non vanesio» (Eva Grimaldi).