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 2009  ottobre 24 Sabato calendario

La donna con gli stivali - La prima è stata sicuramente una romantica donna inglese, sospettiamo Camilla Parker-Bowles non ancora coniugata Windsor

La donna con gli stivali - La prima è stata sicuramente una romantica donna inglese, sospettiamo Camilla Parker-Bowles non ancora coniugata Windsor. Certe sue immagini nelle pozzanghere del Gloucestershire con ai piedi quegli stivali di gomma verdi semplicisticamente detti «da pescatore» hanno lavorato profondamente nell’inconscio delle ragazze Anni Novanta. Poi arrivò Kate Moss, capace di caricare di sex-appeal anche l’indumento meno donante: sorpresa da una specie di diluvio al festival rock di Glastonbury, nel giugno 2008, si presentò, bella e sprezzante, con un paio di short verde militare (e anche lì lanciò un trend) e stivali infangati. A distanza di un anno e più, possiamo dire che la moda ha sfondato. Finiti finalmente nell’armadio gli incongrui stivali estivi di daino chiaro, nelle prime piogge d’autunno pare che non si possa portare altro che i Wellington boots, per brevità detti Wellies. Il bello è che li hanno fatti tutti, da Prada al grossista della gomma, da Givenchy all’emporio di Chinatown, da Pirelli (e chi sennò) ai grandi magazzini. In più, non si corre affatto il rischio dell’omologazione: c’è il welly nero ma anche quello a disegni cachemire, il modello con lo strumento incorporato per misurare il livello delle piogge, quello a losanghe arlecchino o tutto verde bandiera, a pois, a papaveri o a elicotterini multicolor. Il più stucchevole è rosa e decorato con Hello Kitty, il più massimalista (di Prada) una versione del cuissard o stivale alto alla coscia, da agganciare in modo estremamente sensuale a una specie di reggicalze (il settimanale francese Elle, per spiegare come si indossano oggetti del genere, ha incaricato una sua inviata di un’indagine in prima persona, del genere «provato per voi»). Ovviamente, servono un fisico adeguato e una certa disponibilità a spendere. Ma la ragazza frugalista che non voglia rinunciare al maxigambale ha un’alternativa spiritosa: il negozio di articoli sportivi ha degli stivali da pesca alla trota non così belli come quelli di Miuccia ma altrettanto ingombranti, e che soprattutto vengono via a 75 euro: andare da Decathlon per credere, e già che si è lì esaminare anche i Wellies classici, sotto il ginocchio e di tutti i colori, in vendita a meno di 20 euro. La stivalata in gomma porta indifferentemente gonna o pantaloni; se è sufficientemente audace (e sperabilmente sotto i 40) adotta lo stile Kate Moss e li abbina agli short di stagione; se è una punk rocker di ritorno non li sceglierà che neri; se soggiace alla moda bling bling di diretta derivazione anni Ottanta li vorrà dorati; se ha visto troppi film di James Ivory o letta troppa Agatha Christie non rinuncia, sopra, al classico impermeabile beige con fodera scozzese, e arriva perfino a chiamarlo macintosh (no, il computer non c’entra: è tutta colpa di un certo Charles Macintosh, chimico scozzese, che brevettò un materiale resistente all’acqua). La madre di famiglia, genere cuore caldo e casa dolce casa, scoprirà che nulla fa più focolare domestico di una sfilata di Wellies di misure diverse davanti alla porta. La welliesdipendente più tradizionalista sognerà di certo brughiere ed eriche, suoni di cornamusa e nebbie in collina, anche se al massimo gli stivali le saranno utili per andare in metropolitana o in ascensore. Ma soprattutto quell’accessorio autunnale le servirà a uscire di casa di umore non perfido anche nelle giornate meteorologicamente meno sfavorevoli dell’anno. Perché, nella loro versione basica, i Wellies sono un simbolo dell’autunno freddo e cattivo che stiamo attraversando. Dove si tira la cinghia ma si cerca di farlo con un ghigno, se non proprio con un sorriso. Siccome poi in queste faccende soccorre assai l’esempio di attrici e popstar, farà piacere alla gatta con gli stivali sapere che li si è visti addosso, fra le altre, ad Asia Argento e a Kelly Osbourne, oltre che a Emmanuelle Seigner, moglie (in questo momento in ambasce) di Roman Polanski. Cameron Diaz, fino a pochi mesi fa fedelissima all’Ugg, cioè a quel brutto tronchetto informe di origine australiana che stava male anche a lei ma che pare sia supremamente comodo, da un po’ di tempo non porta altro che stivali vulcanizzati. Non è ancora arrivata la trendsetter che li indossa anche con l’abito da sera, ma è sicuramente questione di tempo (o di temporale). Per essere davvero chic, si potrebbe fare addirittura come certe vecchie signore della buona borghesia mitteleuropea, che escono nella neve impavide, poniamo dopo un concerto a Salisburgo, con le decolletée di raso protette dalle galosce di gomma: trasparenti, vagamente gialline, spesso con un bottone che le chiude e un fantasma di tacco. Ma siamo davvero pronte ad andare fino in fondo?  stata una delle uscite più applaudite alla sfilata di Prada autunno-inverno 2009: cuissard da pescatore color cuoio spericolatamente collegati alla cintura (ma l’effetto è quello di un reggicalze per l’amazzone del Ventunesimo secolo), portati con un cardigan di maglia pesante e un paio di short. Audace anche l’accostamento dei colori, oltre che quello delle sovrapposizioni: rosso arancio e prugna, uno dei must della stagione. Non è probabile che un look di questo genere si veda tutti i giorni per le strade, ma il trend è lanciato. Da copiare, avendone voglia, con gli stivali di gomma per la pesca alla trota dell’emporio di articoli sportivi.