Sara Ricotta Voza, La Stampa 23/10/2009, 23 ottobre 2009
PAUSA PRANZO ALLE TERME SOTTO CASA
Una brutta giornata, chiuso in casa a pensare, non c’è via di scampo... quasi quasi mi faccio uno shampoo». Forse la Milano di Gaber non offriva davvero più di una bella insaponata casalinga in termini di «wellness».
I milanesi di oggi invece, nei giorni uggiosi e freddi come questi possono contare addirittura sull’opzione-terme. Di quelle serie, con acqua termale vera e tutti i crismi del benessere di ultima generazione. Tipo: cascate a intensità differenziata, idrogetti a muro, vasche con musica subacquea, fanghi, hammam, stube, biosaune, percorso Kneipp. E il tutto senza nemmeno tirar fuori l’auto dal garage e senza oltrepassare le colonne d’Ercole della circonvallazione media, quella delle Mura spagnole. In centro, insomma, e praticamente sopra una stazione della metropolitana.
Parliamo di TermeMilano, fiore all’occhiello del fenomeno-boom di questi anni, le Day Spa, posti in cui si può ricercare la «Salutem Per Aquam», cioè passare le acque, senza per forza aver la carta d’argento, dover lasciare la città e spendere troppo in termini di tempo e di denaro. Sarà per questo che il fenomeno è la punta di diamante dell’unico settore dove, in tempi di geremiadi globali, nessuno piange. Perché non ne ha il tempo, preso com’è ad aprire nuovi centri e mettere a punto nuovi trattamenti e nuove idee.
Questo mondo - l’unico - che fa fatturati a due cifre con il più davanti, da oggi al 27 ottobre si incontra alla Fiera di Milano per la «Wellness Spa & Beauty Exhibition», salone dell’industria del benessere che presenta in anteprima le tendenze dei settori legati a benessere e bellezza. Qui si apprende che quasi 20 milioni di persone ogni anno frequentano in Italia centri come questi muovendo un fatturato di oltre 10 miliardi. I trend più forti riguardano le cure idrotermali e dicono che la durata media dei soggiorni va diminuendo mentre aumenta la frequenza durante il corso dell’anno.
Di qui il successo delle Day spa - raggiungibili senza dover prender ferie, prima o dopo il lavoro o in un giorno solo del weekend - che ha raggiunto in Italia le 632 unità di cui 73 solo in provincia di Milano. Come funzionano? Che ci si va con meno roba di quella che si porta per un’ora di piscina. Niente accappatoio, ciabatte, asciugamano, shampoo e lozione per il corpo. Ti danno tutto loro, si porta solo il costumino, che in fondo sta pure in una tasca. Aperte 7 giorni su 7, dalle 10 del mattino alle dieci della sera, 40 euro per entrare compreso un pasto «di benessere», frutta, verdura, yogurt, tisane, tè. Si entra e si scende fra i vapori in un percorso che va dal benessere dei piedi a quello della schiena, alla semplice ricerca del relax in letti ad acqua perfetti per la pennichella postprandiale.
In generale posti come questi hanno bisogno di offrire sempre novità. Ed ecco che in fiera si vedranno la prima doccia computerizzata con idromassaggio in movimento, la piattaforma oscillante per riattivare la coordinazione neuro-muscolare, la black room per i massaggi al buio e, soprattutto, il trattamento per ringiovanire Intraceuticals all’ossigeno, per cui verrà dagli States la «facialist» (estetista) ufficiale di Madonna. La signora si chiama Michelle Peck, è una delle cosiddette «beauty-guru» mondiali e spiegherà come inserisce acido ialuronico nel profondo della pelle (dei pazienti-star) senza aghi.
Sempre in fiera c’è poi la parte «Spa Design»: fa vedere, a grandezza naturale, 4 vere home-spa per chi vuol passar le acque direttamente a casa sua. Ma in questo caso la ricerca del benessere ne presuppone un altro di partenza: economico.