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 2009  ottobre 29 Giovedì calendario

Salotti d’Italia, dopo la scomparsa di Maria Angiolillo. Quello di Luisa Todini, in corsa con il Pdl per la presidenza della Regione Lazio, che con il marito Luca Josi (numero uno della società di produzione tv Einstein Multimedia) riceve tra gli altri Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Matteo Marzotto e il direttore del Riformista Antonio Polito

Salotti d’Italia, dopo la scomparsa di Maria Angiolillo. Quello di Luisa Todini, in corsa con il Pdl per la presidenza della Regione Lazio, che con il marito Luca Josi (numero uno della società di produzione tv Einstein Multimedia) riceve tra gli altri Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Matteo Marzotto e il direttore del Riformista Antonio Polito. Quello milanese trasversale di Chicca Olivetti che ospita Vittorio Feltri, Alain e Jaki Elkann, Michele Salvati e Beatrice Trussardi. Quello romano di Sandra Carraro, al Gianicolo, che mixa Pippo Baudo e Sean Connery, Claudio Baglioni e Stefano Folli, Francesco Cossiga e Mogol. E’ lei, per Gianni Letta, "l’erede designata" della Angiolillo. E ancora. Quello di Nicoletta Odescalchi che un anno fa ospitò Silvio Berlusconi. Quello di Bruno Vespa che radunò il premier, Gianni Alemanno, Riccardo Muti e il cardinale Tarcisio Bertone per proporre a Riccardo Muti la direzione del Teatro all’Opera di Roma. Il fotografo Umberto Pizzi pare gli abbia detto, dopo la scomparsa della Angiolillo, "adesso mi metto sotto casa tua". A Roma, oltre al salotto inaffondabile di Sandra Verusio frequentato dai De Benedetti, si è ritagliata un posto d’onore anche Lucia Annunizata nel vecchio ghetto ebraico. A Natale ospita, tra i presepi che colleziona, Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani, Francecso Rutelli e Massimo D’Alema. Ai Parioli da Giovanni Malagò si ritrova un mix di cinema, tv, politica, sport. Qui si sono formate le coppie Montezemolo-Andreoni, Fiorello-Susanna Biondo, Buy-Renato De Angelis. La Sicilia si riunisce a Palermo a casa di Mimì La Cavera, protagonista di Confindustria e a Catania da Alfio Puglisi Cosentino. La Firenze che conta viene ricevuta da Bona Frescobaldi. A Torino i giovani imprenditori si riuniscono con Piero Chiambretti nel palazzo di famiglia di Stefano Cecchi, dove è stato abolito, per crisi, lo champagne.