Paolo Festuccia, La stampa 21/10/2009, 21 ottobre 2009
DOMANDE E RISPOSTE
Come cambia la televisione-
Cos’è la «digital key» di Sky?
E’ una chiavetta USB con funzione di sintonizzatore tv. Collegandola ai decoder Sky HD e MySKY HD, permette la ricezione di tutti i canali in chiaro disponibili sul digitale terrestre integrandoli nella guida TV Sky. Questo significa che non sarà necessario spegnere il decoder Sky per vedere il Digitale Terrestre.
Quanto costa la chiavetta?
Sky non ha confermato il costo. Voci di mercato parlano di 19 euro: meno della stragrande maggioranza dei decoder digitali terrestri in commercio il cui costo oscilla dai 30 ad oltre 100 euro.
Chi ne ha bisogno?
Gli abbonati Sky che desiderano poter gestire in modo semplice la ricezione e la visione dei canali gratuiti del digitale terrestre, senza dover ricorrere ad ulteriori decoder esterni o a molteplici telecomandi.
Perché la pay-tv di Murdoch ha lanciato nel mercato la chiavetta Usb?
La necessità nasce dopo la rottura degli accordi commerciali tra la Rai e Sky, che prevedevano il conferimento sulla piattaforma Sky dei canali di Raisat. Anche se molti programmi Rai sono ancora presenti sulla piattaforma della pay-tv, viale Mazzini con il passare dei mesi sta «oscurando» (per ragioni di strategia commerciale ed esclusiva nei diritti) alcuni eventi speciali, dal calcio alla Formula uno. Questa chiavetta, una volta inserita nel retro del decoder - secondo Sky - consente al proprio abbonato di continuare a vederli.
In quali decoder può essere collegata?
In tutti quelli di ultima generazione, tipo, Hd, MySky Hd, e su alcuni MySky. Secondo i dati forniti dall’azienda di Murdoch gli interessati alla «digital key» sarebbero circa 1 milione di clienti. Secondo quanto riferito, invece, ieri dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, meno del 10% degli abbonati a Sky, e quindi circa 400 mila persone.
Chi ha necessità di utilizzare la chiavetta?
Quanti sono abbonati a Sky ma non possiedono un televisore dotato di digitale terrestre, e che pur guardando programmi attraverso il satellite, ricevono il segnale in chiaro con il sistema analogico che entro il 2012 sarà dismesso. Ora, chi possiede un televisore analogico, privo di digitale terrestre integrato, può collegare il decoder Sky dotato di Digital Key al proprio televisore attraverso un comune cavo Scart, per vedere sia i canali Sky che quelli gratuiti del digitale terrestre.
Cosa deve fare chi possiede un televisore analogico, ma ha acquistato un decoder esterno e in più ha il decoder Sky?
Di fatto nulla perché attraverso il dtt (esterno) riceve tutta la programmazione in chiaro. Ma a differenza di chi possiede una televisione già predisposta deve ricorrere all’utilizzo di un terzo telecomando (invece che usarne due): uno per la tv, uno per il decoder esterno ed uno per Sky.
Chi ha un televisore già dotato di digitale terrestre, quindi, cosa deve fare?
Nulla perché è già predisposto. E di conseguenza la «digital key» non assolve a nessuna funzione particolare, se non quella di presentare la lista della programmazione.
Perché, dunque, questa «chiavetta» crea così tante tensioni?
La Rai ha rinunciato al rinnovo del contratto propostole da Sky per la fornitura dei propri canali alla piattaforma a pagamento, perdendo circa 60 milioni di euro l’anno. I canali in chiaro diffusi sul digitale terrestre, che la Rai voleva «valorizzare» nell’ambito del contratto con Sky, saranno ora visibili agli abbonati alla pay tv grazie alla Digital Key. Tra questi anche i canali Rai Sat oggetto della trattativa economica con Sky.
Perché viale Mazzini sostiene che si tratta di una campagna di marketing?
Secondo il DG di Viale Mazzini Mauro Masi, la Digital Key non verrà messa a disposizione di tutti gli abbonati Sky, dal momento che potrà essere utilizzata solo da chi ha un decoder Sky HD o MySky, quindi da una quota minoritaria di abbonati. Sky ribatte che gli abbonati in grado di utilizzare la Digital Key sono già un milione, e che tutti coloro che lo desiderano potranno richiedere la sostituzione del proprio decoder con un modello HD compatibile con la Digital Key chiamando il call center.
Quanto vale lo share di Rai e Mediaset su Sky?
Fatto 100 il tempo di utilizzo del decoder Sky, circa il 50% di questo è dedicato dagli abbonati alla visione dei canali generalisti. Se si considera che Sky in un giorno medio raggiunge circa il 10% questo vuol dire che in un anno Sky contribuisce notevolmente all’incremento dello share. Dati alla mano, gli abbonati Sky danno un incremento (annuale) del 5,7% di share a viale Mazzini e del 6,3% a Mediaset. Un punto di share vale circa 20/25 milioni di Euro.
Perché lo share è così significativo?
Perché il successo di share favorisce la raccolta pubblicitaria, e quindi gli introiti. Maggiori, quindi, sono le risorse e più consistenti diventano gli investimenti dedicati alla qualità del prodotto.
Stampa Articolo