Angelo Surrusca, La stampa 22/110/2009, 22 ottobre 2009
Gli eporediesi sono biscotti che devono il nome, come del resto gli abitanti, all’appellativo latino di Ivrea
Gli eporediesi sono biscotti che devono il nome, come del resto gli abitanti, all’appellativo latino di Ivrea. Secchi esteriormente ma morbidi all’interno, hanno origini ignote. Le nocciole tritate sono mescolate con lo zucchero, il cacao e l’albume montato a neve soda; il composto è quindi versato su una placca con l’aiuto di un cucchiaino, dando ai futuri dolcetti una forma allungata. Spolverati con zucchero semolato, cuociono in forno. Altra specialità locale è la polenta d’Ivrea, torta creata nel 1922 dai fratelli Strobbia, a base di fumetto di mais, fecola, burro, tuorlo d’uovo, zucchero e scorza di limone. Una volta cotta e raffreddata, si ricopre di una mistura di miele e succo d’arancia e si spolverizza con granella dello stesso impasto. La torta 900, creata alla fine dell’Ottocento da Ottavio Bertinotti, è però il più noto simbolo di Ivrea: due soffici dischi di una pasta al cacao farciti con crema al cioccolato e spolverati di zucchero a velo. Brevetto esclusivo e laboratorio di Bertinotti sono stati rilevati nel 1972 dalla famiglia Balla. Nella loro elegante pasticceria di corso Re Umberto I 16 troverete tutti i dolci di cui abbiamo parlato insieme ad altre gustose preparazioni.