W. R., Il Sole-24 Ore 22/10/2009;, 22 ottobre 2009
IL «VANGELO» SECONDO GOLDMAN
«Dobbiamo accettare le disuguaglianze come la via per raggiungere una prosperità più grande per tutti», ha detto Brian Griffiths tenendo una conferenza nella cattedrale di S. Paolo a Londra. Sembrerebbe l’affermazione dei principi liberali contro l’appiattimento marxista; in realtà è la risposta a quanti tra i presenti gli domandavano se erano etici i 16,7 miliardi di $ accantonati da Goldman Sachs per premiare alcuni dipendenti. Domanda legittima, poiché Griffiths è vice presidente di Goldman Sachs International. L’oratore è andato oltre,dimostrando una visione religiosa dell’economia. «Da quelli cui molto è stato dato, molto si aspetta »,ha spiegato,parafrasando a suo modo la parabola dei talenti nel Vangelo secondo Matteo. Ma con tutti i talenti ricevuti, non si può dire che i banchieri abbiano prodotto ricchezza, visti i miliardi di miliardi di $ che sono stati bruciati. E quasi a nessuno di loro è capitato d’essere gettato «nelle tenebre, dove è pianto e stridore di denti (Matteo 25,14-30)».