Varie, 22 ottobre 2009
SPATUZZA Gaspare
SPATUZZA Gaspare Palermo 8 aprile 1964. Mafioso. Pentito • «Era il reggente del quartiere palermitano di Brancaccio. stato condannato per strage e per l’omicidio di don Pino Puglisi. Per molti anni in carcere ha pensato di pentirsi. Per questo più volte in passato aveva parlato con i magistrati della procura nazionale antimafia. Poi, nel 2009, la vera collaborazione che ha portato a scoprire come l’inchiesta sull’attentato di via D’Amelio in cui morì Paolo Borsellino fosse stata depistata da un falso pentito: Vincenzo Scarantino. L’autobomba usata per la strage era infatti stata rubata da Spatuzza e non da Scarantino. E l’ex boss di Brancaccio lo ha potuto dimostrare fornendo agli investigatori particolari che non erano noti al pubblico. Ma Spatuzza sa anche dell’altro. Da una parte è convinto che gli autori materiali dell’attentato a Borsellino siano i fratelli Graviano, nel 1992-93, capimafia di Brancaccio, poi arrestati a Milano nel 1994. Dall’altra rivela che i Graviano, registi anche delle stragi del ”93, erano in ottimi rapporti con l’ex fattore di Arcore, Vittorio Mangano e soprattutto con Bernardo Provenzano, il boss terminale ultimo della trattativa con lo Stato» (’Il Fatto” 22/10/2009).