Danilo Taino, Corriere della Sera 21/10/09, 21 ottobre 2009
La vita di Kohl in tv. I figli si ribellano: «Il film lo distrugge» - Andrebbe salutato come un grande leader, Helmut Kohl, in questi giorni che portano al ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino (9 novembre): i figli, invece, temono che sia iniziato un altro capitolo del ridimensionamento progressivo della sua figura
La vita di Kohl in tv. I figli si ribellano: «Il film lo distrugge» - Andrebbe salutato come un grande leader, Helmut Kohl, in questi giorni che portano al ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino (9 novembre): i figli, invece, temono che sia iniziato un altro capitolo del ridimensionamento progressivo della sua figura. Un film sulla sua vita, andato in onda ieri sera sulla televisione pubblica Zdf , è «del tutto inaccettabile », secondo il maggiore dei due figli, Walter, che ne ha parlato, anche a nome del fratello Peter, in un’intervista al settimanale Focus . A suo avviso ne escono le immagini distorte di un politico interessato solo al potere e di sua moglie, Hannelore, marginale nella vita della famiglia e ininfluente sulle scelte del marito. La ribellione dei Kohl è netta. Walter è «semplicemente furioso » per l’impostazione del film, diretto da Thomas Schadt e interpretato, nel ruolo del «cancelliere della riunificazione» al massimo del potere negli Anni Novanta, da Thomas Thieme ( Le vite degli altri , Il complesso Baader- Meinhof , Effi Briest ). Mettere su una delle due reti televisive più importanti di Germania la figura di un «eroe» vivente, per quanto controverso negli ultimi anni della sua carriera politica, è di per sé delicato: il mix di vita politica e di aspetti personali ha reso l’impresa probabilmente impossibile. Quello che più irrita Walter Kohl è come è stata tratteggiata la figura della madre, morta nel 2001: una donna spesso lasciata sola e, soprattutto, con poco da dire, che al massimo ironizza sul sex appeal di uno dei predecessori del marito, Willy Brandt. «Ridicolo e irrispettoso », dice il figlio. In realtà – spiega – è sempre stata «un consigliere importante e centrale» di suo padre. E, al contrario di quanto sostiene il film, lo avrebbe «enormemente incoraggiato a seguire senza esitazioni il sentiero della riunificazione », nonostante fosse malata. La questione è delicata, perché negli ambienti politici tedeschi si parla sottovoce da tempo dell’interesse tiepido che Helmut Kohl – 79 anni, oggi risposato con la giovane Maike Richter – avrebbe avuto nei confronti della prima moglie. Walter Kohl dice anche che la seconda parte del film (la prima riguarda gli anni giovanili) presenta suo padre come un «tecnocrate del potere», cosa che non è mai stato. Insomma, i figli pensano che la figura del genitore, un grande della Germania post-bellica, ne esca danneggiata. In effetti, la sua importanza nella caduta del Muro e della riunificazione tedesca è spesso messa in dubbio in Germania, in un dibattito storico condotto per ora in modo un po’ imbarazzato. Un altro ex cancelliere, il socialdemocratico Helmut Schmidt, sostiene per esempio che Kohl non avrebbe mai potuto riunificare il Paese se non fosse stato per la decisione dell’allora presidente americano George Bush senior di volerlo. Conti politici aperti, solo vent’anni dopo la svolta della storia del 1989.