La Stampa 21/10/2009, 21 ottobre 2009
HANNO DETTO A PROPOSITO DEL POSTO FISSO
«Ho detto una cosa scontata, né fantomatica. Come dire, preferisco stare al caldo che al freddo»
(Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, dal Lussemburgo dove si trova per la consueta riunione dei ministri finanziari dell’Unione europea)
«La cultura del posto fisso è un impossibile ritorno al passato», una cultura «che peraltro ha creato non pochi problemi al mercato del lavoro: aumento della disoccupazione, del sommerso nel Mezzogiorno, la logica dell’assenteismo nella pubblica amministrazione»
( Emma Marcegaglia, Presidente degli industriali)
«se [il governo]è davvero interessato al superamento della precarietà, apra subito un tavolo di confronto»
(Guglielmo Epifani, leader della Cgil)
«Tremonti è come Dottor Jekill e Mr Hyde»
(Dario Franceschini, MAssimo D’Alema e Pierlugi Bersani, leader PD)
«Tornare indietro è facile ma non risolve i problemi»
( Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica)
«E’ vero che c’è troppa precarietà, ma è altrettanto vero che il mondo delle imprese ha bisogno della flessibilità per competere»
(Claudio Scajola, Ministro per lo Sviluppo Economico)
«La cultura del posto fisso è uno dei mali del Sud»
(Maurizio Gasparri, vicepresidente della Camera, e Italo Bocchino, capogruppo Pdl, entrambi ex AN)