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 2009  ottobre 19 Lunedì calendario

La svolta del Ghana comincia dal petrolio- Il Ghana potrebbe emergere come uno dei maggiori paesi produttori di petrolio e di gas naturale del continente africano grazie alle recenti scoperte di due importanti giacimenti, quello di Jubilee e quello di Tweneboa

La svolta del Ghana comincia dal petrolio- Il Ghana potrebbe emergere come uno dei maggiori paesi produttori di petrolio e di gas naturale del continente africano grazie alle recenti scoperte di due importanti giacimenti, quello di Jubilee e quello di Tweneboa. Lo spiegano gli esperti di Credit Suisse, in un report datato primo ottobre, aggiungendo che la nuova ricchezza derivante dal petrolio aiuterà a ridurre la dipendenza del paese dal cacao. Il Ghana infatti, colonia dell’impero britannico sino al 1957, attualmente con un contesto politico ed economico stabile in cui vivono 23 milioni di persone, è rimasto fino ad oggi una nazione fondamentalmente agricola. I 239.000 chilometri quadrati di terra vengono utilizzati principalmente per la coltivazione del cacao la cui produzione totale di circa 400.000 tonnellate all’anno corrisponde a circa il 13 per cento della produzione globale e a una crescita di circa il 400 per cento rispetto ai livelli di produzione del 2005. Accanto al cacao quale tradizionale fonte di reddito del paese c’è l’oro, a cui si aggiungono altre materie prime come la bauxite, lo stagno, il manganese e i diamanti che giocano un ruolo importante. Tuttavia, grazie alle recenti scoperte al largo della costa Ghanese, il settore energetico potrebbe presto soppiantare quello agricolo anche perché la stabilità politica e le vantaggiose condizioni fiscali rappresentano una forte attrattiva per i colossi petroliferi internazionali. Il petrolio in realtà era già stato individuato nel bacino di Saltpond nel 1970, tuttavia, il settore energetico non era mai realmente decollato a causa dei bassi livelli di produzione, tanto che il Paese deve importare circa 50.000 barili al giorno per soddisfare le proprie necessità. La svolta dovrebbe essere determinata proprio dalla scoperta del sito di Jubilee, avvenuta nel giugno 2007, che potrebbe presto comunque portare alla fine della predominanza del cacao. Il giacimento è situato a una profondità di 10001500 metri al largo della costa del paese, con riserve petrolifere sino a 1,8 miliardi di barili e la produzione dovrebbe cominciare, con molta probabilità, già alla fine del 2010, con getti di petrolio per 120.000 barili al giorno, e con un incremento giornaliero previsto pari a quindici volte l’attuale produzione. Poco lontano da Jubilee, è stato inoltre scoperto un altro giacimento petrolifero, quello di Tweneboa, che potrebbe avere lo stesso potenziale (fino a 1,4 miliardi di barili) del vicino. Gli esperti dell’istituto svizzero ritengono che le riserve petrolifere e di gas naturale complessive del territorio nazionale siano pari a circa cinque miliardi di barili e questo farebbe del paese uno dei maggiori produttori africani. Inoltre anche se si tratta di quantitativi ancora molto inferiori rispetto a quelli della Nigeria ad esempio, le sue riserve hanno il vantaggio di potere essere sviluppate in condizioni economiche e politiche stabili. Ad un contesto sociale favorevole, infine il Ghana unisce anche vantaggiose condizioni fiscali, in particolare se paragonato a Nigeria ed Angola; se le tasse sul reddito in Ghana ammontano al 35 per cento, il livello delle imposte sul reddito societario per le aziende che operano in Nigeria o in Angola ammonta rispettivamente al 50 per cento e al 52 per cento.