Alessandro Barbera, La stampa 19/10/2009, 19 ottobre 2009
”Niente scandalo E’ già prevista dal Concordato” «Davvero non capisco perchè i colleghi leghisti debbano bollare la mia proposta come una provocazione
”Niente scandalo E’ già prevista dal Concordato” «Davvero non capisco perchè i colleghi leghisti debbano bollare la mia proposta come una provocazione. E ho il massimo rispetto per la cautela espressa dal Cardinal Bagnasco. Ma l’ipotesi di introdurre l’ora di religione islamica è esplicitamente prevista dalla legge di attuazione del Concordato del 1929 e confermata dalla revisione del 1984. Ed è ciò che propose Sua Santità già tre anni fa per le scuole tedesche». Adolfo Urso è un esponente del Pdl di osservanza finiana che di solito non cerca la ribalta. Questa volta è riuscito a dividere la sua maggioranza e le gerarchie ecclesiastiche. Ora è alla periferia di Tripoli per una delle missioni economiche nelle vesti di vice ministro per il commercio estero. E’ ai confini con il deserto a visitare un’area che il governo libico vorrebbe far diventare polo di impresa italiano. Ministro, ha voluto far coincidere la sua uscita con la visita in Libia? «No, semmai il fine è contrario rispetto al senso della proposta. La missione ha l’obiettivo di aumentare i posti di lavoro in Libia e ridurre così il fenomeno dell’immigrazione». Il mondo della chiesa appare diviso dalla sua proposta. In una intervista al Corriere il Cardinal Bagnasco ha detto che i tempi non sono maturi. Cosa risponde? «Capisco la cautela anche per il ruolo che ricopre. Ma sono sempre stato colpito dalla capacità della Chiesa di guardare lontano. E allora la domanda che mi pongo è: che cosa possiamo fare per integrare persone che un giorno saranno cittadini di questo paese? Quasi tutti coloro che hanno obiettato la mia proposta non contestano il principio, bensì l’opportunità di farlo ora. Ma non è meglio governare oggi questo processo invece di subirlo domani? Pensiamo alla Germania, dove vivono già 6 milioni di turchi. Non a caso, nel 2006, il governatore della Westfalia riferì ciò che il Pontefice gli disse, ovvero di essere favorevole all’introduzione dell’insegnamento della religione islamica con insegnanti formati in Germania sotto la vigilanza dello Stato». E cosa risponde la Lega secondo la quale il rischio è quello di islamizzare il paese? «Il problema non è combattere l’Islam ma il fondamentalismo prima che esso abbia la meglio sulla nostra società. Prima che un principio giusto, quel che propongo è nell’interesse nostro e dei paesi islamici moderati». Al nostro giornale il cardinale Cottier, teologo del Papa, non rigetta la sua proposta. Però dice che ci deve essere reciprocità. E’ disposto a fare una battaglia per affermare il rispetto del culto cattolico e chiedere il suo insegnamento nei paesi islamici? «Certo che sì. Nel mio piccolo è ciò che faccio ogni qualvolta vado in missione in paesi in cui occorre reclamare i diritti per i cristiani. L’ho fatto in Kurdistan e nel Corno d’Africa».