Rossella Cadeo, Fabrizio Patti, Il Sole-24 Ore 19/10/2009;, 19 ottobre 2009
LA «BIORARIA» ACCENDER LA NOTTE - C’è
ancora un po’ di tempo, ma è meglio abituarsi fin da oraa cliccare con più attenzione sugli interruttori e i pulsanti di casa. La tariffa "bioraria per tutti" (o quasi) sta infatti avvicinandosi al nastro di partenza: il debutto – primafissato al 1?dicembre2009 e poi fatto slittare dalla delibera Arg Elt 112/09 al 1?aprile 2010 – è ora in calendario per il prossimo 1?luglioel’ipotesi dideliberaalla quale sta lavorando l’Autorità per l’energia (Aeeg)dovrebbe introdurre alcune novità. Aggiustamentiche permetteranno un avvio più soft nelle case degli italiani e che l’Aeeg riterrebbe necessari alla luce delle osservazioni avanzate sia dalle imprese energetiche sia dalle associazioni dei consumatori. L’introduzione della bioraria ”osservano all’Aeeg – rappresenta un valore per tutto il sistema, dato che dalla corretta allocazione dei consumi deriveranno benefici collettivi anche in termini ambientali, di risparmio e di efficienza. In ogni caso, visto che per l’utente comporterà qualche cambio di abitudine, è opportuno avere le idee chiare fin da ora.
Fasce, utenti e potenza
Come già accade nella telefonia, l’elettricità si pagherà di più dal lunedì al venerdì nelle ore diurne (8-19) e meno dopo le 19, nei festivi e nei fine settimana. Tramonta invece l’ipotesi di un’articolazione dei prezzi in base ai mesi: le due tariffe ( peak e off peak)
non subiranno mutamenti nel corso dell’anno. A gestire la luce con un occhio all’orologio saranno chiamati gli utenti domestici che – al 1? luglio 2010 – non avranno scelto di passare al libero mercato, rimanendo nel cosiddetto servizio di maggior tutela, con le tariffe di riferimento stabilite e aggiornate ogni tre mesi dall’Aeeg: a oggi 26 milioni di consumatori su circa 28. Ma per la bioraria è allo studio anche l’ipotesi di un innalzamento della potenza del contatore da 3 kW a 4,5 kW negli orari off peak , senza costi per l’utente. Una soluzione – per introdurre la quale l’Aeeg intende avviare una consultazione con gli operatori – che servirebbe a evitare sovraccarichi e black out per il contemporaneo funzionamento di più elettrodomestici nelle ore a fascia ridotta.
Il contatore
Un ruolo fondamentale l’avrà il contatore: infatti il passaggio alla bioraria – nonostante lo slittamento – non sarà immediato per tutti. Condizione necessaria è che l’utenza abbia installato un contatore elettronico programmato per la lettura a fasce orarie.
Finora, ad esempio, dei 20 milioni di utenti di Enel Distribuzione nel mercato di maggior tutela, solo 5 milioni sono pronti a partire. Per gli altri è questione di mesi, perché il ritmo di riprogrammazione è di 1,5 milioni al mese. Sono invece già stati riprogrammati sul conteggio per fasce i clienti sul mercato libero (4,5 milioni) e quelli non domestici (altri 6 milioni).
Anche per le società di distribuzione locali a Roma, Milano e Torino le operazioni non sono terminate.L’Acea di Roma ha riprogrammato per fasce a oggi 870mila contatori, mentre i contatori elettronici sono 1,28 milioni su 1,56 milioni di utenze totali. A Milano e Brescia, A2A sta inviando a 400mila clienti bollette con l’indicazione dei consumi suddivisi per fascia. A Torino i contatori pronti sono 300mila e l’obiettivo per il 2009 è di telegestirne 480mila ( su 560mila utenze). Non si può comunque parlare di ritardi in quanto l’Aeeg ha previsto un’installazione graduale dei dispositivi elettronici: il 65% entro il 2009 (almeno per quelli di potenza inferiore ai 55 kW), il 90% entro il 2010 e il 95% entro il 2011. Per la telegestione i ritmi sono più lenti: al 30 giugno 2009 dovevano essere il 25% del totale (delibera 235/07), per salire al 65% entro metà 2010, al 90% entro metà 2011 e al 95% entro metà 2012.
La comunicazione
L’utente,per capire quando arriverà il suo turno, farà bene a guardare le future bollette: a partire da gennaio, tre fatture successive dovranno indicare sia quando partirà la nuova fatturazione, sia in quali fasce orarie si sono ripartiti i consumi del cliente nel periodo. Questo schemino andrà letto con attenzione per prepararsi all’arrivo della bioraria ed eventualmente vedere come cambiare abitudini energetiche (seguendo anche i consigli che i gestori sono tenuti a inviare ai propri clienti): se infatti si consumano più dei due terzi dell’elettricità di sera e nel fine settimana, con la bioraria si potrà risparmiare. Quello che è certo è che, finché era opzionabile su base volontaria, la formula è stata poco richiesta: secondo la relazione 2008 dell’Aeeg, tra gli utenti rimasti nel mercato tutelato, solo 160mila (meno dello 0,6%) l’hanno preferita.