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 2009  ottobre 16 Venerdì calendario

VUOI COMPRARE ORO? VAI DA HARROD’S

«Scusi vorrei un chilo d’oro». Da ieri, Harrods, il più celebre grande magazzino britannico vende oro, al dettaglio. Lingotti, sterline, krugerrand sono in esposizione a due passi dai trionfi di selvaggina della mitica Food hall, in una sala sotterranea allestita per soddisfare i nuovi gusti del pubblico. L’oro piace sempre di più, in ascesa com’è, ormai da mesi, protagonista di un trading reso imprevedibile dalla crisi della finanza. Un anno fa, nel pieno del credit crunch, i venditori di lingotti londinesi dovevano tenere la gente fuori dalla porta per contenere una domanda che aveva fatto sparire il krugerrand sudafricanoda tutte le botteghe più o meno specializzate.
Business mai visto, ci avevano raccontato orafi e dealer.
Dodici mesi più tardi siamo ancora lì. Anzi molto oltre, a guardare il prezzo per oncia ormai stabilmente sopra la soglia dei mille dollari. Chi comprò allora fece un affare, ma Harrods è convinto che l’affare sia destinato a continuare. O almeno ci spera.
D’altra parte se la domanda è così forte – e lo è – il grande magazzino che si vanta di potere soddisfare qualsiasi richiesta, non poteva mostrarsi inadeguato. E via, quindi, con l’oro sugli scaffali. Scaffali, un po’ particolari perchè sono quelli della Harrods Bank nel piano sotterraneo del gigantesco palazzo di Knightsbridge.
L’idea è nata dalla domanda, ma anche da un’esigenza. «La richiesta di oro, oro vero non certificati – ha spiegato Chris Hall responsabile del nuovo settore di business di Harrods – impone un venditore di assoluta fiducia e Londra non ha punti di riferimento di prima grandezza per navigare questo mercato. I clienti si sentono rassicurati se acquistano da noi un bene piuttosto inusuale, ma reso popolare dalla crisi». E Harrods, in partnership con Pamp società svizzera di metalli preziosi, si adegua. Anzi offre una primizia. A Londra si trova solo nel magazzino di Mohamed al Fayed il lingotto da 12 chili. Valore 250mila sterline circa, ma molti scommettono che crescerà.