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 2009  ottobre 16 Venerdì calendario

INTESA SUI METALMECCANICI

Un incremento medio di 112 euro erogato in tre tranche, a partire dal prossimo 1?gennaio. Con l’avvio di forme di welfare integrativo, attraverso la costituzione dell’ente bilaterale e la creazione di un fondo di sostegno al reddito che sarà operativo dal 2012, alimentato dalle aziende e dal contributo volontario dei lavoratori.
Sono le principali novità contenute nell’accordo separato sul rinnovo del triennio 2010-2012 del contratto dei metalmeccanici siglato ieri da Federmeccanica, Assistal, Fim-Cisl e Uilm, (con l’adesione di Fismic e Ugl). Mentre la Fiom-Cgil minaccia di adire alle vie legali, contestando la legittimità dell’accordo, poiché considera in vigore fino al 2011 la parte normativa del contratto siglato unitariamente il 20 gennaio 2008. Il 20 ottobre la Fiom deciderà sulle iniziative da prendere, ma già ieri si sono registrati scioperi spontanei in diverse aziende: « stata condotta una trattativa finta da sindacati mediocri – ha detto Fausto Durante (Fiom) – azienda per azienda ci mobiliteremo contro l’applicazione delle norme».
Nel dettaglio, il nuovo contratto per il quinto livello prevede un incremento nel triennio di 110 euro lordi mensili, pari ad un aumento del 5,90%. I primi 28 euro saranno erogati il 1?gennaio 2010, ulteriori40euro il 1?gennaio 2011 e 42 euroil1?gennaio2012. Ilrecupero degli eventuali scostamenti tra inflazione prevista e reale sarà definito dalle parti entro il luglio 2012 e verrà pagato a settembre 2012.
Per i lavoratori delle aziende in cui non si fa contrattazione di secondo livello è previsto un incremento di 15 euro mensili dell’elemento perequativo, pari a 195 euroannui a decorreredal 1?gennaio 2011. Per favorire le diffusione della contrattazione aziendale sono previste linee guida che serviranno per la definizione dei premi di risultato, in modo di beneficiare della detassazione e della decontribuzione di questa quota di salario variabile. Sulla scia dei modelli definiti da una commissione paritetica a livello nazionale entro giugno 2010, ciascuna azienda potrà scegliere quali parametri utilizzare e quantificherà i valori del premio di risultato, dopodichè si attiverà il confronto a livello territoriale tra l’associazione industriale e i sindacati per la stipula dell’accordo.
Altra novità,la costituzione entro sei mesi dell’organismo bilaterale di settore e la creazione di un fondo di sostegno al reddito a favore dei lavoratori che vi abbiano volontariamente aderito. Per il 2011 e il 2012 le aziende verseranno al fondo 2 euro al mese per ciascun lavoratore, dal 2012 ogni lavoratore che deciderà di aderire pagherà un euro al mese. Dal 1? gennaio 2013 l’azienda continuerà a versare 2 euro per ogni lavoratore iscritto al fondo. Inoltre l’aliquota contributiva a carico dell’azienda per il fondo Cometa di previdenza complementare (attualmente dell’1,2%) salirà all’1,4% dal 1? gennaio 2012 e all’1,6%dall’anno successivo (anche per gli apprendisti), a condizione che il lavoratore contribuisca almeno con una stessa quota.
Tra le reazioni, il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi, ha sottolineato che «anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, con cui sono in costante contatto, ha espresso grande soddisfazione» per l’intesa. Per il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, «l’accordo separato è stato una conseguenza inevitabile, a causa delle scelte che Fiom ha fatto». Per il ministro Maurizio Sacconi (Lavoro) la sottoscrizione del contratto «in tempi brevi e con rilevanti contenuti di welfare conferma la positività del nuovo modello contrattuale». Mentre la Cgil, per voce del leader Guglielmo Epifani sottolinea che «si è scelta la strada che era meglio non imboccare», quella della «firma senza la più grande organizzazione del settore, la Fiom», e propone come via d’uscita «far esprimere democraticamente con il voto i metalmeccanici, per ripristinare un rapporto corretto tra democrazia e contratto». «Dividere – aggiunge ”non è mai un atto responsabile ».
Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni «questo contratto può aiutarci ad uscire dalla crisi perché mai come in questo momento il paese ha bisogno di segnali positivi e non di conflitti». Giuseppe Farina (FimCisl), spiega che prima della ratifica definitiva dell’accordo verrà fatta una consultazione tra gli iscritti, preceduta da assemblee nei luoghi di lavoro. Il numero uno della Uil, Luigi Angeletti sottolinea che «per la prima volta nella storia della categoria, il rinnovo del contratto avviene prima della sua scadenza».
In tema di ricorsi, peraltro, la Uil ha vinto la causa intentata dalla Cgil contro l’Aran e i sindacati firmatari del contratto degli enti pubblici non economici. La Cgil non aveva firmato il contratto del comparto, contestandone la legittimità con un ricorso al Tribunale civile di Roma. La Uil si era costituita in giudizio chiedendo il rigetto della domanda.