Alessandra Arachi, Corriere della Sera 18/12/2009, 18 dicembre 2009
ROMA – Massimo Livi Bacci ha sentito la proposta dei finiani? Quella dell’ora di religione islamica nelle scuole
ROMA – Massimo Livi Bacci ha sentito la proposta dei finiani? Quella dell’ora di religione islamica nelle scuole... «Beh, visto che il Concordato impone a noi un’ora di religione cattolica nelle nostre scuole, mi sembra corretto pensare anche agli islamici. arrivato decisamente il momento». Perché dice: è arrivato il momento? «Per via dei numeri». Da buon demografo, prima che senatore del Pd. Che numeri ci dice? «Dico che ormai quasi un bambino su cinque tra quelli che mettono piede nelle nostre scuole è islamico. Oggi, infatti, ci sono 75 mila bambini immigrati su meno di 500 mila che nascono da genitori italiani. E...». E? «Da qui a quattro-cinque anni si può presumere che saranno almeno centomila, visto la curva di crescita di questa popolazione islamica che da noi ormai conta un milione-un milione e mezzo di persone » . Dunque la proposta di aprire le porte alla loro religione nelle scuole le sembra buona? «Mi sembra una proposta di civiltà, ma di difficile realizzazione». Perché? «Comincerei a pormi il problema del reclutamento degli insegnanti. Nelle nostre scuole mi sembra sia la Curia a dare il bene placito per gli insegnanti cattolici. E per loro, come si può fare?». Come? «Non lo so. Non esiste una gerarchia nell’ambito della religione islamica. Per questo dobbiamo porci il problema. E non soltanto questo». Quale altro? «Nel nostro Paese ci sono almeno una ventina di differenti paesi islamici. Ci siamo chiesti come sono organizzati nelle loro scuole di origine?». In che senso? «Nel senso: nelle nostre scuole italiane esiste l’ora di religione. Noi, come già detto, cosi abbiamo deciso nel 1929 durante il Concordato. Ma loro? Siamo sicuri che gli islamici che vivono in Italia abbiano voglia di praticare il culto nelle scuole? Glielo abbiamo chiesto?». L’idea della proposta è semplicemente quella di offrire questo spazio di culto nelle scuole... «Ed è una proposta sacrosanta visto che la nostra Costituzione prevede la libertà di culto. Il mio dubbio è che non siano abituati a praticarlo durante l’orario scolastico » . Pensa che l’idea di equiparare il ruolo degli islamici anche nelle scuole sia una giusta via per l’integrazione? Non c’è pericolo di eccessi di integralismo per questa popolazione di islamici che sono già di seconda generazione e si avviano rapidamente alla terza? «Non credo sia l’integralismo il problema » . Eppure il terrorista che ha buttato la bomba a Milano era un immigrato di seconda generazione, apparentemente ben integrato... «Esistono gli squilibrati anche nell’Islam. L’integrazione non c’entra nulla». Alessandra Arachi