Marina Verna, La Stampa 17/10/2009, 17 ottobre 2009
Tv e agenzie di stampa cinesi hanno diffuso la notizia dell’esistenza in Svezia di una città, Chako Paul City, dove vivono solo donne in preda a irrefrenabile voglia di sesso provocata dall’astinenza e lesbiche per disperazione
Tv e agenzie di stampa cinesi hanno diffuso la notizia dell’esistenza in Svezia di una città, Chako Paul City, dove vivono solo donne in preda a irrefrenabile voglia di sesso provocata dall’astinenza e lesbiche per disperazione. La città, piena di bionde che per vivere tagliano e vendono legna, sarebbe stata fondata nel 1820 da una ricca vedova che detestava gli uomini e che investì le sue fortune nella costruzione di una comunità segreta fatta solo di donne. Se vogliono un incontro fugace con un uomo, le boscaiole devono scappare di nascosto e, prima di tornare, seguire un misterioso rito purificatorio. Gli svedesi fanno sapere: «Chako Paul City non esiste. Con 25 mila abitanti sarebbe la città più grande della Svezia settentrionale e si può proprio pensare che possa restare nascosta per 150 anni». Però i cinesi sono impazziti, i siti internet dove si parla del luogo scoppiano di contatti, le agenzie di viaggio propongono soggiorni nella città svedese ritenuta la più vicina a Chako Paul, cioè Umea, dove si sta registrando un aumento vertiginoso dei turisti.