Massimo Gaggi, Corriere della Sera 17/10/2009, 17 ottobre 2009
LA MONGOLFIERA ALLA DERIVA NELL’ AMERICA DEI SUPER REALITY
La diretta della visita di Obama a New Orleans troncata dalla Cnn e dalla Fox Tv per seguire uno strano pallone aerostatico alla deriva, forse con un bimbo di sei anni a bordo. America col fiato sospeso per ore, elicotteri in perlustrazione. Ma il ragazzino se ne stava nascosto in casa. Forse con la complicità di un padre stravagante: attore mancato, «cacciatore di uragani», un uomo sempre alla ricerca di modi per fare notizia.
Adesso la polizia interroga Falcon Heene e i familiari per capire se la storia che ha fatto il giro del mondo era una burla studiata a tavolino. Di certo si è trattato di un altro esempio impressionante di dove il circuito esasperato dell’informazione in tempo reale e l’uso della tecnologia per gonfiare in modo sempre più morboso l’«infotainment » possono condurre il mondo della comunicazione. Vale per i fatti di cronaca, ma, sempre di più, vale anche per una discussione politica che – contaminata dalla passione per i reality – diventa teatro, contrapposizione obbligata, perché solo così si attira l’attenzione del pubblico.
E le tecnologie del futuro non faranno che esasperare questa situazione. La prossima frontiera è quella della «realtà aumentata», la sovrapposizione alla realtà visibile – l’immagine davanti a noi’ di una realtà virtuale costruita dai computer frugando nelle banche dati.
Negli Usa qualche esempio lo abbiamo già visto. Se le mappe interattive alla «Minority Report» usate dalla Cnn per concentrare l’attenzione del pubblico sulla storia di Falcon Heene possono essere fuorvianti ma non politicamente pericolose, molto più sconcerto hanno provocato, tempo fa, gli attivisti che hanno incrociato l’elenco dei donatori della campagna contro la legalizzazione dei matrimoni gay in California con la mappa dei residenti dello Stato. Mettendo, poi, i risultati su Internet: una denuncia, quartiere per quartiere, di «nuclei di resistenza» anti gay. Ci vorranno nervi saldi per continuare a discutere serenamente di politica quando si diffonderà l’uso di strumenti di questo tipo.