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 2009  ottobre 16 Venerdì calendario

France Télécom: i suicidi sono 25- PARIGI – Ancora un suici­dio a France Télécom: il venti­cinquesimo in nemmeno due anni

France Télécom: i suicidi sono 25- PARIGI – Ancora un suici­dio a France Télécom: il venti­cinquesimo in nemmeno due anni. Ieri mattina un ingegne­re di 48 anni, a casa per ragioni di salute, si è impiccato nella sua abitazione a Lannion (Côtes d’Armor). Lo ha riferito una fonte della compagnia tele­fonica transalpina. L’ingegne­re, impiegato presso il centro R et D di Lannion, sposato e pa­dre di famiglia, da un mese era in malattia su consiglio del me­dico del lavoro. Si tratta del venticinquesimo suicidio nel gruppo dal febbraio 2008, il se­condo a Lannion. Un altro tec­nico del centro di ricerche si è suicidato la notte del 29-30 agosto scorso, senza lasciare un messaggio di spiegazione del gesto. I sindacati di France Télé­com hanno lanciato un appel­lo al personale ad «agire in tut­ti i modi». In particolare, invi­tano i dipendenti a organizza­re assemblee generali il 20 otto­bre, giorno della prossima se­duta di negoziati sullo stress da lavoro, sottolineando che il personale dipendente «è sem­pre in pericolo»: in una lettera, scritta nel luglio scorso prima di togliersi la vita, un tecnico di Marsiglia aveva denunciato «sovraccarico di lavoro» e «ma­nagement del terrore». Il 5 ot­tobre scorso, in seguito all’on­data di suicidi fra i dipendenti, si era dimesso il numero due di France Télécom, Louis-Pier­re Wenes, sostituito, con effet­to immediato, da Stéphane Ri­chard, ex capo di gabinetto del ministro dell’economia Christi­ne Lagarde e considerato vici­no al presidente Nicolas Sarkozy. Wenes, 60 anni, era ar­rivato a France Télécom nel di­cembre del 2002 come diretto­re degli acquisti e per il miglio­ramento della performance. Nel 2005 era diventato supervi­sore del piano di modernizza­zione «Next» e nel 2006 era sta­to incaricato delle operazioni in Francia e la trasformazione dell’ex gruppo pubblico, priva­tizzato nel 1998. Da febbraio Wenes era anche direttore ge­nerale aggiunto.