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 2009  ottobre 16 Venerdì calendario

«Punti improponibili Così papà li corresse»- Massimo Ciancimino (foto) attac­ca con una battuta

«Punti improponibili Così papà li corresse»- Massimo Ciancimino (foto) attac­ca con una battuta. «Chi è? Che ho combinato?» . Le dice niente la consegna del fa­moso papello? Cominciamo dal detta­glio più delicato? « Avanti » I nomi di Virginio Rognoni e Nico­la Mancino. Suo padre, don Vito Cian­cimino, li annota in uno dei documen­ti che adesso lei ha consegnato ai ma­gistrati... «Quei due nomi non sono sul papel­lo . Mio padre li scrisse a mano su un foglio a parte facendo i suoi ragiona­menti, le sue modifiche sui 12 punti della carta principale, cioè il papello » . E qual è il contesto di quell’annota­zione. «Beh... Mancino e Rognoni erano co­loro che dovevano essere a conoscen­za... quelli che avevano accreditato gli ufficiali » . Quindi erano loro due la famosa copertura politica per siglare il patto Stato- mafia? «Esatto. In quel secondo foglio, di cui io non ricordavo nemmeno l’esi­stenza, mio padre diceva praticamente che i punti del papello erano impropo­nibili » . Cioè suo padre non era d’accordo con le 12 richieste proposte dai corle­onesi? «Perché non erano fattibili a nessun livello, nemmeno sul piano legislativo lo erano. Erano punti troppo... come commentò mio padre ’da testa di m...’ » . E perché? «Non posso entrare nei dettagli ma era, come posso dire?, una specie di lo­do Alfano per tutti i mafiosi. Può esse­re possibile? Magari per qualcuno ma per tutti no, è difficile». Torniamo alla «copertura politi­ca ». Ci sono altri nomi nell’appunto di suo padre? «Nel secondo foglio no». «E nelle altre carte che ha consegna­to? «Non posso rispondere. Dico solo che nessun ufficiale poteva presentar­si da mio padre e dire ’aggiusto i tuoi processi, faccio a, b, c’ senza aggiunge­re che c’erano nomi politici a garanti­re. Perché il ragionamento di mio pa­dre sarebbe stato ’come puoi dirmi che farai questo o quello se non riesci a fare nemmeno le tue inchieste? non sei credibile’. Mi sembra logico, no?». E qual era «l’aggiustamento» che stava più a cuore a suo padre? facile: il maxiprocesso». Lei collabora con la giustizia. Sa bene che importanza po­teva avere il papello per i magistrati. Perché tutto questo tergiversare pri­ma della consegna? «Perché per averlo ci so­no stati sempre degli impe­dimenti. Il problema è che non ho avuto tutta questa facilità di accesso dov’è tutta sta roba...». Adesso gli impedimen­ti non ci sono più? «Non può immaginare cosa non ho fatto per ave­re le carte che ho dato alla procura. Non posso rac­contarlo ma è roba da non crederci...». Quanto ha contato la rivelazione di Claudio Martelli sulla trattativa Stato-mafia per far arrivare nelle sue mani il papello? «Assolutamente nulla. Non è colle­gato per niente». Nelle note di suo padre c’è anche la defiscalizzazione della benzina per i siciliani. «Non è difficile capire perché. una questione di consenso. Provi a im­maginare se questo punto fosse nel programma di un partito...».