La stampa 15/10/2009, 15 ottobre 2009
La crisi del segreto bancario- «L’era del segreto bancario è finita». Sembra uno slogan di questi giorni, in realtà è il contenuto del comunicato del recente G20 che già in aprile cercava un accordo per porre un freno ai paradisi fiscali
La crisi del segreto bancario- «L’era del segreto bancario è finita». Sembra uno slogan di questi giorni, in realtà è il contenuto del comunicato del recente G20 che già in aprile cercava un accordo per porre un freno ai paradisi fiscali. Vi ricordate le lunghe code di auto in fila verso il confine con intere famiglie che andavano a dare una controllatina ai soldi che avevano portato in Svizzera? Non sono passati neanche venti anni e lo scenario si è decisamente capovolto. I dati parlano chiaro: nel 2008 i depositi nelle banche svizzere sono diminuiti del 27%; quelli di clienti stranieri di 595 miliardi di euro. Ma quali sono le ragioni di questo ribaltamento? La questione è sicuramente politica e non è circoscritta solamente all’Italia: la fuga dei capitali costa 100 miliardi di euro di entrate fiscali in meno ai Paesi membri del G20 una torta a cui è difficile rinunciare.