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 2009  ottobre 15 Giovedì calendario

CELENTANO EMIGRA A SKY MA IN CARTOON


Adriano Celentano sceglie Sky», recita trionfalistico l’annuncio di Sky. Oh Signore, eccone un altro. Dopo Fiorello, dopo Giorgio Panariello, dopo Lorella Cuccarini, dopo, soprattutto, il compianto Mike Bongiorno, anche lui accetta di trasferirsi nella tv tematica che studia da generalista. La realtà, però, è sempre più complicata: non è che Celentano andrà su Sky in molleggi e ossa. La rete sta preparando Il ragazzo della via Gluck, la sua storia animata in 26 puntate, progetto biennale.
Parteciperanno anche Milo Manara, il grande fumettista, all’esordio nell’animazione, Vincenzo Cerami, lo scrittore e sceneggiatore, e Enzo D’Alò, il regista di La gabbianella e il gatto. Più altri otto sceneggiatori, di cui due allievi della scuola Holden di Alessandro Baricco. C’è come un legame superiore, tra i partecipanti all’operazione. Per esempio: di Cerami è stato pubblicato in Francia, nel 2007, Les yeux de Pandora, un racconto illustrato proprio dai fumetti di Manara. E sempre Cerami ha scritto le parole (musicate da Carmen Consoli) della canzone dedicata a Anna Magnani, inserita nell’ultimo album di Celentano, Dormi amore, la situazione non è buona. Insomma c’era un collaborativo pregresso.
Il Ragazzo della via Gluck prossimo venturo sarà però una storia in 3D, cioè a tre dimensioni, la nuova, imminente frontiera del piccolo schermo. Lo avevamo anticipato su La Stampa: dopo l’HD, l’alta definizione, è in arrivo il 3D, il televisore a tre dimensioni. Sicuro. Gli schermi sono in via di sperimentazione. Coloro che già usano il computer come una tv, e sono sempre più numerosi, saranno i primi a vedere le immagini con questa nuova tecnologia che ti porta dritto in mezzo alla scena. Senza quegli occhialini che ci fanno tutti buffi. E poi il passaggio ai televisori sarà fatale. Trattasi, con Celentano, di fondamentale passo avanti.
Ma che cosa ci sarà nella storia animata? Le canzoni celebri, i temi a lui cari, convivenza, progresso, inquinamento, alimentazione, iniquità. «Compagno Celentan, vieni a far la television a L’Avana; quiere de te Fidel, anche se sei comunista da una semana», cantava Maurizio Crozza travestito da Compay Segundo alcuni Celentani fa. Altri tempi. Però sono sempre gli stessi i tempi per cui l’arrivo di Celentano, ancorché animato, in tv, costituisce l’Evento per antonomasia, di grande peso specifico. Nei lontani giorni del suo Fantastico, e dell’intemerata contro la caccia il giorno prima del referendum per abolirla, si confezionavano i resoconti letterali delle prediche. Molti anni dopo il direttore Del Noce si autosospese persino, pur di non essere coinvolto in incontrollabili esternazioni. E’ chiaro che erano manfrine. Una rarissima apparizione celentanesca da qualche parte (al Festival di Sanremo 2004, a esempio, quello di Ventura-Renis) può sempre fare la differenza, se non altro in ascolti.
Il film d’animazione potrebbe comunque essere una vera marcia di avvicinamento verso Sky. «Siamo onorati - ha dichiarato l’ad di Sky Italia Tom Mockridge - di lavorare di nuovo con Celentano e il suo clan. Grazie alla sua creatività e genialità senza pari (enfatico, ”sto ad, n.d.r.), si realizzerà un progetto imponente e innovativo, che coinvolgerà eccellenze italiane e rappresenterà una tappa di rilievo per lo sviluppo dell’industria italiana dell’animazione».