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 2009  ottobre 15 Giovedì calendario

La Treccani sfida Wikipedia. «Loro facili, noi attendibili»- Se non avete tredicimila euro sottomano, ma al sapere di una Treccani ci tenete comunque, adesso ve la potete cavare con 190: non saranno i 54 tomi della celebre Grande Treccani , ma due volumi che comunque sintetizzano i quindici della Piccola ve li portate a casa tranquilli

La Treccani sfida Wikipedia. «Loro facili, noi attendibili»- Se non avete tredicimila euro sottomano, ma al sapere di una Treccani ci tenete comunque, adesso ve la potete cavare con 190: non saranno i 54 tomi della celebre Grande Treccani , ma due volumi che comunque sintetizzano i quindici della Piccola ve li portate a casa tranquilli. E senza neanche doverli ordinare: per la prima volta nella sua storia infatti, e cioè dopo oltre 80 anni di «vendita diretta», la Treccani approda in libreria. Edizione in due tomi, appunto, da 1.400 pagine ciascuno e caratterizzati da «linguaggio chiaro e immediato», per un pubblico «non necessariamente colto», con la possibilità di potervi aggiungere già ora i Vocabolari (Lingua italiana, Neologismi, Sinonimi e contrari, Visuale) e in successione i Dizionari tematici (Filosofia, Storia, Medicina, Psicologia). Spiega il progetto che ci sta dietro l’amministratore delegato Franco Tatò: «Con l’inizio della vendita delle opere Treccani in libreria l’Istituto che Giovanni Gentile fondò nel ”25 si trasforma da ’accumulatore di sapere’ in strumento di ’divulgazione culturale’ per tutti».  un salto notevole, ad accompagnare il quale è del resto l’altra – forse ancor più decisiva – scommessa su cui l’Istituto ha investito energie e risorse già da tempo: vale a dire il portale www.treccani.it, in cui un corpus attuale da 560 mila lemmi e 75 mila biografie intende dimostrare che «enciclopedia online non vuol dire soltanto Wikipedia». Il portale Treccani, già accessibile ma ancora in fase di test, propone tra l’altro una web-tv con professori che rispondono a domande, un forum per dibattiti tra gli iscritti alla community, la possibilità di interventi e correzioni: previo filtro del comitato scientifico Treccani, naturalmente. «La nostra debolezza rispetto a Wikipedia – riconosce Tatò – è una accessibilità forse più complessa alle voci.Ma il vantaggio è un’attendibilità su cui non temiamo confronti».