Andrea Fiano, Milano Finanza 15/10/2009, 15 ottobre 2009
Bloomberg conquista Business Week - Secondo voci di mercato il valore dell’operazione è compreso fra 2 e 5 mln di dollari - Il settimanale prevede di chiudere il 2009 in perdita per 90 milioni di dollari
Bloomberg conquista Business Week - Secondo voci di mercato il valore dell’operazione è compreso fra 2 e 5 mln di dollari - Il settimanale prevede di chiudere il 2009 in perdita per 90 milioni di dollari. Previsti robusti tagli alla redazione nonché sinergie con i contenuti del gruppo acquirente. Intanto Breakingviews passa a Thomson Reuters - Business Week passa di mano dopo 80 anni. Lo storico settimanale economico americano è stato comprato dal gruppo editoriale Bloomberg LP, controllato da Michael Bloomberg, l’attuale sindaco di New York, dopo che la McGraw-Hill lo aveva messo in vendita. Il gruppo leader nell’informazione finanziaria conta in tutto il mondo circa 300mila abbonati ai suoi servizi di news e analisi finanziaria distribuiti su una rete di terminali dedicati. L’accordo è stato annunciato senza precisare quanto abbia pagato il gruppo acquirente, ma si dice che la cifra sia compresa fra 2 e 5 milioni di dollari includendo i debiti del settimanale. Business Week conta circa 4.8 milioni di lettori nel mondo e 400 dipendenti. L’accordo era nell’aria da giorni, ed evidentemente l’offerta del gruppo Bloomberg è risultata la più allettante fra le circa 25 espressioni di interesse mostrate dallo scorso luglio, quando il gruppo McGraw ha cominciato a cercare un compratore per una pubblicazione che dovrebbe chiudere il corrente esercizio con una perdita di 40 milioni di dollari a fronte di circa 130 milioni di ricavi. Adesso naturalmente tutti si chiedono cosa farà il nuovo acquirente di un settimanale in crisi di vendite e di raccolta pubblicitaria, crollata dal 32% nei primi nove mesi dell’anno, quando l’industria editoriale americana ha accusato una flessione media del 20%. Al punto che i mercati hanno festeggiato la notizia premiando il titolo della ex controllante McGraw Hill con un rialzo superiore al 2%. Le previsioni sono per un cambio praticamente immediato della testata da Business Week in Bloomberg Business Week e di un ridimensionamento della redazione, che peraltro ha registrato numerose defezioni già nelle ultime settimane, anche perché Bloomberg può contare oggi su 2.200 giornalisti nel mondo. Questo permette al gruppo Bloomberg, finora presente solo in misura minore nella stampa economica, di generare diverse sinergie nei contenuti dei suoi diversi prodotti editoriali. Norman Pearlstine, ex direttore del Wall Street Journal e di Time, che da un anno è responsabile dei contenuti per il gruppo Bloomberg, diventerà chairman di Business Week. Pearlstine ha ricordato che «l’accordo va in due direzioni. Da un lato rende il contenuto del settimanale più valido per gli abbonati ai terminali di notizie e analisi Bloomberg e dall’altro lato ci permette di far leva sui nostri contenuti editoriali con i consumatori». In altri termini, di allargare l’audience dal mondo degli operatori finanziari a quello del management delle aziende e dei politici. E Daniel Doctoroff, presidente del gruppo editoriale, ha ricordato che «Oggi l’abbonamento a Business Week costa 35 dollari all’anno, contro i 106 dollari dell’Economist. Dobbiamo migliorare il prodotto e renderlo un must», aggiungendo che esistono possibilità di notevoli sinergie anche online fra il sito di Bloomberg e quello del settimanale «senza che curiosamente ci siano doppioni né fra gli inserzionisti né fra i lettori. Ed è una grossa opportunità». Che ci sia fermento nel mondo dell’editoria finanziaria è confermato anche dall’acquisizione, annunciata sempre ieri, del gruppo Breakingviews da parte di Thomson Reuters, per un ammontare non specificato. Breakingviews, fondato da Hugo Dixon, che ne manterrà la guida, offre commenti e analisi economiche attraverso una rete di editorialisti. Breakingviews opererà con una redazione distinta da quella di Thomson Reuters.