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 2009  ottobre 15 Giovedì calendario

SUL PONTE DI COMANDO DELL’ARTE

Una nuova generazione ha reso più vivace il sistema dell’arte quest’anno: l’ottava classifica dei Power 100 stilata ogni anno dall’ArtReview, autorevole mensile inglese sull’arte contemporanea, fotografa una classe di artworld players trasgressivi e "collettivi" in continua aggiornamento e scambio di ruolo. In cima alla lista, dopo un anno di crisi economica che ha travolto anche il mercato dell’arte, c’è Hans Ulrich- Obrist, svizzero classe 1968, direttore della Serpentine Gallery di Londra. Mentre la "artistar" Damien Hirst tramonta in 48ª posizione.
La crisi ha ridotto i fondi di dotazione e i finanziamenti pubblici e privati dei principali musei, saper galleggiare in tempi duri apre le porte del sistema dell’arte a curatori e direttori: dopo Obrist, guadagna l’argento Glenn D. Lowry (classe 1954) dal 1995 direttore del Museum of Modern Art (MoMa) di New York con uno staff di circa 750 persone. Il bronzo va a Sir Nicholas Serota (1946), direttore sin dal 1988 della Tate Gallery. Daniel Birnbaum ( Stoccolma, 1963,) in quarta posizione raccoglie gli allori della 53ª Biennale di Venezia.
E dopo ben quattro tra direttori e curatori, la classifica incrocia il primo gallerista, Larry Gagosian, sceso dalla seconda posizione alla quinta, sebbene il suo network cresca con progetti su Parigi.
Tra i collezionisti vince la voglia di museo "privato":l’enfasi su Punta Dogana fa scalare a François Pinault il sesto posto dall’ottavo,anche Eli Broad,il volto più noto del collezionismo americano, dal decimo guadagna il settimo, grazie al suo contributo economico profuso per salvare il MoCa di Los Angeles.
Più che mai il mondo dell’arte gira intorno alla rete sinonimo di e-Flux: si posizionano all’ottavo posto gli editori- autori Anton Vidokle, Julieta Aranda & Brian Kuan Wood del circuito web che ogni giorno gratuitamente informa su quanto accade a livello di produzione, critica, formazione ed esposizione nel contemporaneo. La nona posizione la conquista Iwona Blazwick, dal 2001 direttore della Whitechapel Art Gallery di Londra e, infine, in decima posizione spunta il primo artista, l’americano Bruce Nauman.
«Il mondo dell’arte scopre di avere più voci e di essere più flessibile e interscambiabile, l’attenzione è più rivolta verso il centro Europa, principalmente su Berlino», spiega Mark Rappolt, caporedattore di ArtReview e giudice (la giuria è composta da 20 persone che ogni anno ruotano). E gli italiani? Bisogna contare fino a 50 per incrociare il primo, Massimiliano Gioni, 34enne curatore delle mostre speciali del New Museum diNewYork (salito al 50° posto dal 78°), seguito dal critico Germano Celant (63°), dall’artista Maurizio Cattelan (che scende dal 68° al 71°),dal gallerista Massimo De Carlo (91°) e da Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi & Maurizio Rigillo (92°) della Galleria Continua di San Gimignano. Esce dalla classifica Miuccia Prada.