Antonio Sanfrancesco, Libero 13/10/2009, 13 ottobre 2009
TORNA IL BARATTO
Barba, shampoo e capelli in cambio di un chilo di riso e una gallina. Pernottamento e prima colazione scambiati con un corso di chitarra. Lezioni di yoga gratis a chi si offre di portare fuori il cane. Un po’ per battere la crisi, un po’, come dicono i sociologi, per educare che ogni cosa ha un valore e non si butta via niente. Sta di fatto che il baratto è tornato di nuovo di moda. Si aggiornano i termini magari (prima si diceva ”vecchio” oggi invece ”used look”), ma la logica è sempre quella antichissima del do ut des. Con una novità: oggi non vengono barattati solo oggetti che non servono più ma anche diversi servizi, dal taglio dei capelli ad un soggiorno in vacanza, fino ai passaggi in auto al bambino ricambiati da parte dalle mamme con piatti pronti o corsi di giardinaggio offerti in cambio di lezioni di inglese.
Tutto compreso
L’idea del baratto? «Ci è venuta spontaneamente», spiega Alfredo Meschi titolare del bed and breakfast Villa VillaColle di Bosa, in provincia di Oristano, dove per avere una camera non occorre pagare in denaro ma solo offrire il proprio talento. «Vogliamo portare avanti un’idea diversa dell’ospitalità basata sulla condivisione e sul dono del proprio tempo agli altri», spiega Meschi. Da quando ha aperto, circa un anno fa, a Bosa sono arrivati tanti ospiti: dalla cantante jazz che si è offerta di tenere un corso sull’espressione vocale («anche se a me che faccio il pescatore non interessava granché», scherza) al funzionario di banca con la passione della pittura che ha tenuto un corso sulla tecnica del carboncino. «Un giorno», racconta Alfredo, «mi ha telefonato un anziano dicendo che amava raccontare storie e così la sera si è messo a intrattenerci con le sue favole». All’Antica Barberia Accardo di Robbio Lomellina, in provincia di Pavia, basta qualche chilo di riso o una gallina per assicurarsi un servizio completo di barba, shampoo e capelli. «Qualche mese fa», racconta Simone, «un cliente dopo aver fatto il taglio mi offrì cinque chili di riso che io accettai subito. Poi si è sparsa la voce e adesso sono in tanti che vengono a barattare i loro prodotti in cambio dei miei servizi. Un altro cliente mi ha portato una gallina e sei uova, un altro ancora un coniglio». A Simone l’idea non dispiace affatto: «I prodotti che mi offrono valgono tre volte il mio lavoro e io mangio cose di qualità». A Robbio, però, il baratto non si pratica solo in barberia ma c’è una fiera che si svolge ogni ultima domenica del mese dove si danno appuntamento migliaia di appassionati.
Zero relativo
Gli ”affari” migliori però si fanno su Internet. Su www.zerorelativo.it, la prima community italiana di baratto on line, si trova ogni tipo di proposta. Rickygeorge di Genova offre massaggi anti-stress in cambio dell’installazione di una presa elettrica. Gabry di Napoli offre un servizio completo di manicure in cambio di aiuto domestico occasionale o di massaggi linfodrenanti. Non mancano le proposte stravaganti, come quella di Zami che cerca a Roma una «casa di nessuno da poter occupare». Cosa offre in cambio? Servizi per il condominio: dalla riparazione dei solai alla pulizia delle scale fino alla «tutela dei diritti e dei doveri della comunità». Perché zerorelativo? «Perché nel baratto ognuno attribuisce al proprio oggetto o talento il valore che ritiene opportuno», risponde Paolo Severi, fondatore del sito, «non credo ci fosse un nome più azzeccato».