Giovanna Cavalli, Corriere della sera 13/10/2009, 13 ottobre 2009
BOOM DI CONTATTI INTERNET PER RIVEDERE LO SHOW DI ZALONE
ROMA – Come direbbe lui: « Se ce l’o fatta io ce la puoi farcela anche tu ». Checco Zalone ci può stare: domenica su Canale 5 il suo show pieno zeppo di allusioni a escort e imprenditori baresi è stato battuto dalla fiction Rai della Puccini. Però ha comunque preso 3 milioni e 357 mila spettatori (14,6% di share), la metà erano donne. E il filmato con la Canzone di Marinella riadattata alle peripezie della D’Addario «a palazzo quella sera» ha fatto furore su internet (130 mila contatti sul Corriere.it ) ed è stato cliccatissimo in ogni sua versione pure su YouTube. Il cantante neomelodico napoletano (alias Luca Medici, star di Zelig), che ha rivisitato anche Il pescatore di De Andrè («All’ombra di Villa Certosa, pensava sempre a quella cosa» è tra i versi più casti) è andato in onda in versione integrale, assicurano a Mediaset: «E poi dicono che c’è il regime». Barese, laureato in legge, inizi a Telenorba, 32 anni, Luca Medici ( Che Cozzalone in pugliese sta per: che cafone) è diventato un cult nel 2006 con l’inno «Siamo una squadra fortissimi» per la nazionale campione del mondo. Seguita da «I juventini» e innumerevoli parodie di Jovanotti («Sei il mio paparino e il mio rino-papa»), Carmen Consoli, Eros Ramazzotti e Vasco Rossi. Lo show, registrato qualche giorno fa al teatro Ariston di Sanremo, è stato pre-visionato dal direttore di Canale 5 Massimo Donelli. Poi mandato in prima serata.
Due ore a parlare della Puglia e i suoi prodotti tipici (le accompagnatrici) «che come le mozzarelle devono viaggiare in aereo, arrivare fresche e tornare stanche». Ma anche, tanto, forse come nessuno prima, degli scandali estivi tra Sardegna e palazzo Grazioli.