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 2009  ottobre 12 Lunedì calendario

«Vi spiego il Buffett pensiero»- «La invidio molto», aveva detto il re di Spagna a Warren Buffett l’anno scorso, quando il Sag­gio di Wall Street, incontrando­lo a Madrid, si era presentato dicendo di vivere ad Omaha, Nebraska, nella casa acquista­ta nel 1958, senza autista, mag­giordomi o guardie del corpo e con uno stipendio di 100 mila dollari l’anno

«Vi spiego il Buffett pensiero»- «La invidio molto», aveva detto il re di Spagna a Warren Buffett l’anno scorso, quando il Sag­gio di Wall Street, incontrando­lo a Madrid, si era presentato dicendo di vivere ad Omaha, Nebraska, nella casa acquista­ta nel 1958, senza autista, mag­giordomi o guardie del corpo e con uno stipendio di 100 mila dollari l’anno. Lo racconta al CorrierEconomia Angelo Mo­­ratti, «il mio uomo di fiducia in Europa» secondo le parole del­lo stesso Buffett. Shopping Dopo averne seguito le stra­tegie di Borsa per dieci anni, il vicepresidente della compa­gnia petrolifera italiana Saras aveva incontrato Buffett nel 2000 all’assemblea annuale dei suoi azionisti: da allora è di­ventato suo consulente e l’an­no scorso lo ha accompagnato in un giro a caccia di aziende europee da comprare. «Non si è ancora presentata l’occasio­ne giusta, ma Buffett non ha fretta», dice Moratti, a New York in visita d’affari. Dall’anno scorso Buffett è più «povero», secondo la classi­fica Forbes. Ma con 40 miliardi di dollari di patrimonio perso­nale – accumulato con le azio­ni della sua holding Berkshire Hathaway – resta il secondo più ricco al mondo, dopo Bill Gates (50 miliardi). E dalla cri­si finanziaria sta uscendo me­glio di tanti altri. «Ancora una volta, mentre tutti erano nel pa­nico, ha messo a segno straor­dinari colpi andando contro corrente e applicando i suoi principi di value investing – spiega Moratti ”. Per esempio un anno fa, dopo il crac Lehman, ha investito 5 miliardi di dollari in Goldman Sachs, com­prando titoli privilegiati con un rendimento fisso del 10% l’anno e il diritto di acquistare azioni a 115 dollari per altri 5 miliardi. Mi ha detto di aver chiuso l’affare al telefono in 15 minuti». Poi non si è scompo­sto quando le quotazioni di GS sono crollate da 125 dollari a meno di 60 nel dicembre 2008. Da allora sono risalite sopra 180 dollari, con un profitto (sul­la carta) di oltre 2 miliardi per Buffett. Indici Un’altra scommessa di lun­go termine che sta andando be­ne è quella sugli indici di quat­tro mercati azionari, l’S&P500 negli Usa, l’FTSE in Gran Breta­gna, l’Euro Stoxx 50 in Europa e il Nikkei 225 in Giappone: i contratti scadono fra il 2019 e il 2028 e produrranno perdite solo se le Borse a quella data saranno in rosso rispetto a un anno fa. «Quando Buffett dice di investire per il lungo termi­ne, intende per sempre – con­tinua Moratti ”. Crede davve­ro in quello che ha scritto sul New York Times il 16 ottobre 2008: Compra americano. Io lo sto facendo». Ma nel secondo trimestre di quest’anno Buffett ha seguito una politica più prudente, comprando soprattutto titoli di Stato a tasso fisso e obbliga­zioni municipali (2,5 miliardi di dollari contro 350 milioni in azioni). «E’ preoccupato degli effetti sul dollaro delle politi­che fiscali e monetarie attuate per combattere la crisi finanzia­ria e pensa che in futuro si tra­durranno in inflazione e svalu­tazione della moneta Usa – di­ce Moratti ”. Inoltre crede che l’economia sia ancora piatta, non vede ancora segni tangibi­li di ripresa negli oltre 70 busi­ness operativi da lui controlla­ti. Ma tutte queste considera­zioni non hanno rilevanza per la sua ottica di investimento», dice Moratti. Infatti Buffett in­veste in aziende il cui valore in­trinseco, in un’ottica di lungo periodo, risulta superiore al prezzo di Borsa e questo a pre­scindere dalle previsioni sul­l’andamento dell’economia nel breve-medio periodo. Per calcolare il valore intrin­seco di un’azienda, Buffett fa un’analisi «fondamentale» del­le sue performance economi­co- finanziarie e prospettive di crescita. Inoltre il suo busi­ness, dice, «dev’essere qualco­sa che capisco». «Quando gli ho chiesto se fosse interessato a investire in Starbucks, mi ha risposto ’Non bevo caffè’ – racconta Moratti ”. Quando invece ha comprato Fruit of the Loom, il produttore di ma­glie e mutande, ha annunciato ’Copriamo i sederi delle mas­se’ (che in inglese fa rima, We cover the asses of the masses, ndr) ». Anche il settore in cui l’azienda opera deve avere buo­ne prospettive. Voli amari «Uno dei pochi investimenti andati male nella carriera di Buffett è quello in US Airways – ricorda Moratti ”. Una del­le sue battute preferite è :il mi­glior modo di diventare un mi­lionario è iniziare da miliarda­rio e poi comprare una compa­gnia aerea». Per applicare questi principi all’investimento in Borsa, «l’im­portante non è l’intelletto, ma il temperamento, la disciplina e queste qualità sono la vera forza di Buffett», sottolinea Mo­ratti. Che così riassume la filo­sofia dell’Oracolo sul mercato azionario: «Mr Market ogni mattina si sveglia offrendoci un prezzo di acquisto e/o ven­dita. Mr Market è piuttosto lu­natico e a volte presenta oppor­tunità molto interessanti, co­me quella di acquistare società a prezzi inferiori rispetto al lo­ro valore intrinseco o di ven­derne altre a prezzi inflaziona­ti. L’importante è mantenere un approccio razionale e non farsi guidare dalle voci di Wall Street e dai comportamenti di massa. Nel lungo periodo il mercato tende a riconoscere il valore intrinseco delle azien­de ». Ignorando le mode e i perio­di di panico, Buffett può vanta­re performance stellari dall’ini­zio della sua attività di investi­tore con Berkshire Hathaway: dal 1965 un rendimento annuo composto del 20,3% contro l’8,9% offerto dall’indice S&P500 (compresi i dividendi reinvestiti) ovvero una rivaluta­zione totale del 362.319% con­tro il 4.276% (a fine 2008, dalla lettera di Buffett agli azionisti sull’ultimo bilancio). Anche ne­gli ultimi dieci, difficili anni, le sue quotazioni di Borsa sono cresciute del 75% contro una perdita del 25% dell’indice S&P500.