Giacomo Bondi, Panorama, 15 ottobre 2009, pag.34, 15 ottobre 2009
Le tappe dello scontro di Segrate. 25 gennaio 1990. La famiglia Formenton, che insieme con la Fininvest e la Cir controlla la Mondadori, cede le sue quote a Silvio Berlusconi che diventa presidente del gruppo di Segrate
Le tappe dello scontro di Segrate. 25 gennaio 1990. La famiglia Formenton, che insieme con la Fininvest e la Cir controlla la Mondadori, cede le sue quote a Silvio Berlusconi che diventa presidente del gruppo di Segrate. Carlo De Benedetti impugna l’accordo. 20 giugno 1990. Un arbitrato assegna, con un lodo, la Mondadori a De Benedetti. 24 gennaio 1991. La Corte d’Appello di Roma annulla il lodo: la Mondadori torna a Berlusconi. 25 aprile 1991. Si conclude la "guerra di Segrate". Con la mediazione di Giuseppe Ciarrapico, Berlusconi e De Benedetti giungono a un accordo: alla Cir vanno La Repubblica, L’Espresso e i quotidiani locali, alla Fininvest i libri e i periodici della Mondadori. marzo 1996. Iniziano le indagini della procura di Milano su presunte corruzioni di giudici romani da parte di avvocati. Fra le cause sotto esame quella che annullò il lodo Mondadori del 1990. Sotto inchiesta, per questa vicenda, finiscono Berlusconi, il giudice Vittorio Metta e gli avvocati Cesare Previti, Attilio Pacifico, Giovanni Acampora. 23 maggio 2005. Dopo le condanne in primo grado, la Corte d’appello di Milano assolve tutti gli imputati. 13 luglio 2007. La Cassazione condanna per corruzione Previti, Pacifico e Acampora, oltre al giudice Metta. 3 ottobre 2009. Il giudice del Tribunale civile di Milano, Raimondo Mesiano, stabilisce che la Fininvest paghi 750 milioni di euro alla Cir per i danni patrimoniali in seguito alla vicenda del lodo Mondadori. La Fininvest ricorre in appello.