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 2009  ottobre 09 Venerdì calendario

MLLER Herta Nitzkydorf (Romania) 17 agosto 1953. Scrittrice. Premio Nobel per la Letteratura 2009. Nata nel Banato Svevo, regione con una forte presenza tedesca annessa alla Romania nel 1920

MLLER Herta Nitzkydorf (Romania) 17 agosto 1953. Scrittrice. Premio Nobel per la Letteratura 2009. Nata nel Banato Svevo, regione con una forte presenza tedesca annessa alla Romania nel 1920. Nel 1982 ha pubblicato il suo primo libro, uscito in Romania largamente censurato e tradotto in italiano da Fabrizio Rondolino per Editori Riuniti con il titolo Bassure . Dal 1987 vive con il marito Richard Wagner, anche lui scrittore, a Berlino • «[...] pur essendo nata in Romania [...] in una famiglia sveva trapiantata secoli fa nel Paese di Caragiale, Tristan Tzara, Ionesco, Cioran, Mircea Eliade, e tanti altri, vive in Germania ormai da più di trent’anni e scrive in tedesco. [...]La poetessa, narratrice e saggista Herta Müller detesta l’idea del razzismo e ne ha scritto e parlato varie volte. Ma di lei, qui, in Italia sappiamo pochissimo, mentre in altri Paesi europei molti suoi scritti sono stati tradotti. In Germania è considerata la migliore scrittrice di lingua tedesca. Ha vinto i premi letterari più prestigiosi, alcuni dei quali intitolati a grandissimi autori (Premio Kleist, Premio Kafka); del 2001 è un suo saggio intitolato Heimat ist was gesprochen wird (La patria è quello che si parla). E lei parla romeno e tedesco allo stesso modo, anche se scrive soltanto in tedesco. Ha cominciato a scrivere nella Romania di Ceausescu. Quel regime ha tentato di arruolarla nella polizia segreta, la famigerata Securitate, e lei rifiutò. Allora metà della popolazione era della polizia segreta: un romeno su due. Sappiamo abbastanza della gelida rigidità di quel regime, ma non della vita quotidiana, dello squallore e della durezza di questa. Herta Müller scrive di questo. Di sue opere, in italiano ne esistono quattro: Il Paese delle prugne verdi (Keller, di Trento), Viaggio su un piede solo (Marsilio), Una mosca attraversa un bosco dimezzato (Avagliano) e Bassure (Editori Riuniti). [...] Herta Müller appartiene a quella letteratura degli ex Paesi dell’Est (europeo) che ha dato opere importanti e ha influito non poco sulla vita politica. Molti autori cechi, ungheresi, polacchi, della Germania dell’Est sono diventati quasi eroi popolari. La Müller ha potuto lasciare la Romania, se non sbaglio, grazie all’azione di Willy Brandt, che ricomprò da Ceausescu (si dice per due centomila marchi ciascuno) molti membri della minoranza tedesca romena. Alcune biografie la danno invece per una fuggiasca. Poesie, saggi, romanzi, racconti fanno parte dell’opera di questa scrittrice attiva e impegnata nel lavoro, ma anche in politica, dove le sue prese di posizione sono a volte dure e perentorie anche nei riguardi dei fantasmi del passato regime romeno. [...]» (Giorgio Pressburger, ”Corriere della Sera” 9/10/2009).