Tommaso Cerno, L’espresso, 15 ottobre 2009, pag. 49, 15 ottobre 2009
Frane e alluvioni. Secondo l’ultimo rapporto nazionale sul rischio frane e alluvioni redatto nel novembre 2008 dalla Protezione civile e da Legambiente, in Italia sono 5
Frane e alluvioni. Secondo l’ultimo rapporto nazionale sul rischio frane e alluvioni redatto nel novembre 2008 dalla Protezione civile e da Legambiente, in Italia sono 5.581 i centri abitati a rischio idrogeologico. Questo significa che quello che è capitato a Messina poteva capitare nel 70 per cento dei Comuni italiani. Si legge che la Sicilia è l’ultima nella graduatoria della prevenzione, con l’8 per cento di interventi. Dei 1.500 Comuni monitorati, il 77 per cento mostra abitazioni minacciate da frane e alluvioni, il 30 per cento ha interi quartieri esposti. In Italia piovono ormai anche 200 millimetri all’ora, quando in un anno il totale dovrebbe essere 800. Un Comune su 4 non fa niente per prevenire i danni da alluvione. Nel 42 per cento dei casi non viene svolta neanche la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Ci sono 3 regioni italiane dove il 100 per cento dei comuni è classificato "a rischio": Calabria, Umbria e Valle d’Aosta. Solo in 4 regioni il 50 per cento degli edifici non corre pericoli: Trentino Alto Adige, Veneto, Puglia e Sardegna. Per mettere in sicurezza l’intero territorio ci vorrebbero 43 miliardi di euro, 27 per il Nord e il Centro, 13 per il Sud e 3 per le coste. Dei 20 capoluoghi italiani solo 3 non sono considerati a rischio idrogeologico dal ministero: Venezia, Trieste e Bari. Unico dato positivo: i soccorsi. Otto sindaci su 10 hanno varato un piano per le emergenze.