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 2009  ottobre 08 Giovedì calendario

NON SOLO CALCIO

Lo stadio è il luogo in cui si consuma un diffuso rito collettivo della contemporaneità e il suo ruolo all’interno delle città si sviluppa di pari passo con l’evolversi delle abitudini della società odierna. I segni sempre più caratterizzanti che vengono così incisi sul tessuto delle città stesse da queste infrastrutture imponenti sono via via più caratterizzanti, costituendo dei veri e propri landmarks urbani, attrattori di rilievo di carattere nazionale e internazionale distribuiti sul territorio. Lo si percepisce immediatamente arrivando a Bari e confrontandosi con l’immagine dello stadio di Renzo Piano, realizzato nel lontano 1990: una visione immaginifica (non a caso soprannominato l’astronave) che rimane indelebilmente impressa nella memoria. Pensiamo a quando ogni squadra avrà il suo e gli stadi si moltiplicheranno.
Al contempo si assiste alla riconversione della maggior parte degli stadi abbandonati, spesso riadibiti anche a nuove funzioni. In questo caso la scelta del luogo non è connessa con l’integrazione a un’area già sviluppata in particolare ma mira a diventare essa stessa una localizzazione strategica tra territorio e città per attrarre investimenti: come nel progetto del Nou Mestalla, lo stadio di Valencia progettato dallo studio Rfa, Reid Fenwick Asociados, e da Arup sport, divisione del gruppo Arup che aveva già partecipato alla realizzazione dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il nuovo stadio sorge a nord-ovest della città in un’area in via di espansione. stato pensato per ospitare le partite della squadra di calcio di Valencia e il costo dell’opera è sostenuto in parte dalla vendita di appartamenti sorti al posto della precedente struttura costruita nel 1923. Ha una capacità di 75mila persone e occupa un’area di 130mila metri quadrati, restituendo un’immagine dal forte impatto visivo che caratterizza il territorio valenciano fino a diventarne un simbolo. rivestito da una pelle esterna che definisce il carattere rappresentativo dell’intero complesso: placche di alluminio traforato rappresentano i sedici barrios della città, separati dalla linea curva del fiume Turia, idealmente rappresentato da un’onda luminosa che percorre l’intero edificio.
L’area metropolitana si espande dunque anche attraverso gli stadi, in un continuum spaziale che ingloba zone agricole, aree industriali, parchi naturali, centri commercia-li, nella necessità continua di crescita e di rinnovamento. in quest’ottica che si orienta il progetto dello stadio della Fiorentina di Firenze (50mila i posti a sedere previsti) su progetto dello studio Fuksas, inserito in un parco di 70-80 ettari in cui nascerà una vera e propria città dello sport, arricchita da un museo per l’arte contemporanea, un centro commerciale e degli alberghi.
La tendenza è infatti quella di orientarsi verso strutture polivalenti, efficienti e ad alta resa economica: spazio multifunzionale e catalizzatore per la città, possibilmente in armonia con il paesaggio, eco-sostenibile e produttore di energia. E chi poteva riuscire nell’intento se non l’architetto giapponese Toyo Ito che ha realizzato a Taiwan il Kaohsiung World Stadium, interamente costruito con materiali riciclabili e alimentato da energia solare. Ospita 55mila persone ed è ricoperto da un tetto sul quale sono installati 9mila pannelli solari in grado di provvedere alla produzione del 75% dell’energia necessaria per il funzionamento dell’impianto. Quando non ospita partite, l’edificio produce energia che viene immessa direttamente nella rete di distribuzione. Lo stadio, edificato su 19 ettari di terreno, è un ottimo esempio di combinazione ben riuscita tra design contemporaneo ecoerente orientamento ecologico che una struttura sportiva dovrebbe avere.
Anche la proposta dello studio NBBJ per il nuovo stadio cinese di Dalian prevedeva un’integrazione del progetto con il paesaggio circo-stante, dove la struttura di contenimento si trasformava in un vero e proprio giardino verticale.
Il progetto di uno stadio può essere visto quindi come strumento stimolatore dell’economia locale a molti livelli, non da ultimo quello energetico, svolgendo la funzione di motore di sviluppo oltre che di punto d’incontro. Elemento distintivo della città, è una potenziale meta non solo di tifosi ma anche di appassionati di architettura: un monumento dinamico capace di rendere sempre più visibile la città a livello internazionale.