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 2009  ottobre 08 Giovedì calendario

UN MARE DI AQUILONI

Il trasporto aereo è il grande incriminato di fronte al tribunale dell’effetto serra: volare è una delle azioni che dà i peggiori mal di pancia agli ambientalisti. Non a caso le compagnie più avvedute stanno tentando di sostituire il kerosene con i biocombustibili. Ma a ben guardare, solo il 3% delle emissioni globali di gas serra sono imputabili al trasporto aereo. Andar per mare, invece, di norma è considerato ecologico (è in corso fino domenica a Genova il Salone Nautico). Ma la flotta di quasi 100mila navi che movimenta il 90% delle merci mondiali emette il doppio dei gas serra prodotti dagli aerei, circa il 4,5% sul bilancio globale. Per non parlare dell’inquinamento dei mari lungo le rotte più battute, causa ultima di decine di migliaia di morti l’anno.
Una nuova generazione di velieri potrebbe curare questi malanni. Si tratta di aggeggi moderni, figli delle giravolte dei kitesurfer sulle onde del Pacifico. Si tratta di aquiloni, con una superficie di 160 metri quadri, capaci di trainare un cargo da 90 metri sfruttando i venti d’alta quota (da 100 a 300 metri d’altezza), che riescono a sviluppare una forza di trazione di otto tonnellate, sulle 11 necessarie per far viaggiare questi bestioni alla loro velocità di crociera, 11 nodi. In pratica, è come aggiungere una potenza equivalente a quella di un motore Airbus A318. Dalle sperimentazioni condotte per un anno e mezzo su due cargo dei grandi armatori tedeschi Beluga e Wessels su e giù per l’Atlantico, con questo sistema si riesce a tagliare fino a un terzo del consumo di carburante, equivalente a un risparmio di almeno 1.500 dollari per ogni giorno di navigazione. E infatti i grandi aquiloni della società di Amburgo SkySails ora sbarcano sul mercato.
Theseus, il primo dei tre "velieri" commissionati da Wessels, sarà varato fra breve. «Per noi un investimento nel sistema di propulsione SkySails non è solo un impegno a favore dell’ambiente» spiega l’amministratore delegato Gerd Wessels. «Si tratta di un sistema rivoluzionario, che ci aiuterà a rimanere competitivi in un mercato, quello del trasporto marittimo, troppo dipendente dal prezzo del petrolio». «Il vento è molto più economico del gasolio ”aggiunge Stephan Wrage, fondatore di SkySails – e alla luce delle quotazioni che continuano a salire, non mi stupisce affatto che sempre più armatori siano positivamente impressionati dalle performance del nostro sistema». Inoltre cresce ogni giorno il numero degli esportatori che si preoccupano dell’impronta ambientale delle loro spedizioni. Migliaia di venditori di prodotti ecologici cercano di ridurre l’intensità di carbonio delle loro aziende, ma poi restano impotenti di fronte alla quota aggiunta dei trasporti. Per chi produce in maniera sostenibile, SkySails potrebbe diventare una risorsa.
Wrage, 35 anni, sta già tentando di potenziare la sua invenzione. La prossima sfida sarà testare un aquilone di dimensioni doppie, oltre 300 metri quadri, che genera il doppio della forza trainante rispetto all’altro – 16 tonnellate con il vento favorevole – e quindi dovrebbe essere in grado di fare tutto da solo, senza l’aiuto del motore, nelle condizioni ottimali. Il nuovo sistema, con tanto di gestione com-puterizzata, è già pronto e i test cominceranno tra qualche settimana sul Beluga SkySails, un cargo lungo 133 metri.
Non a caso l’intraprendente ingegnere amburghese ha attirato l’attenzione del gruppo Zeppelin, erede della società che costruì il famoso dirigibile lanciato dal conte Ferdinand Zeppelin nel 1908. Il gruppo bavarese è uno dei principali specialisti nelle vendite e nell’assistenza di motori marini, da 50 anni partner esclusivo di Caterpillar, leader dei motori diesel. In primavera il gruppo ha acquisito una quota di SkySails e costituito una joint-venture che si occuperà di un sistema ibrido, basato sull’utilizzo del motore tradizionale combinato con l’aquilone di SkySails, a tutti i clienti Zeppelin in giro per il mondo. «Per i nostri clienti – fa notare Wrage ”sarà un vantaggio di non poco conto poter usufruire dell’eccellente servizio di assistenza fornito dalle 190 sedi del gruppo Zeppelin». Se solo 60mila navi, delle quasi 100mila che solcano i sette mari per trasportare merci, si attrezzassero con il sistema SkySails, si taglierebbero ogni anno 150 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. Per non parlare del risparmio economico.