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 2009  ottobre 07 Mercoledì calendario

Tuzi Giuliano

• Roma 1969 (~). Imprenditore. Nel settembre 2009 fu arrestato in Brasile per un gesto affettuoso nei confronti della figlia • «Piange, Giuliano Tuzi. La voce gli s’incrina: ”Io voglio bene a mia figlia...”. Eppure in Brasile [...] non gli volevano credere, due turisti di Fortaleza avevano raccontato alla polizia di averlo visto bacia re in piscina una bimba di 8 anni come fosse la sua fidanzata. Così l’hanno arrestato e portato in caserma, dov’è rimasto per 10 giorni. [...] Completamente scagionato dall’accusa di molestie [...] ”All’inizio – racconta – non ci volevo credere, non sapevo se ridere o piangere, ero sicuro che l’equivoco si sarebbe chiarito in fretta. Invece continuavano a tenermi in cella, da solo. Però non ho mai avuto momenti di sconforto, pensavo a mia moglie, a mia figlia, pensavo che avrei combattuto fino alla fine perché venisse fuori la verità...”. Quel gior no in piscina, naturalmente, se lo ricorda. ”Giocavo con mia figlia, c’era con noi anche un altro bambino che è figlio di un mio amico, c’era tanta gente in vasca, a mia figlia piacciono i tuffi e allora la prendevo in braccio, me la caricavo sulle spalle e poi lei si lanciava in acqua. Questo, esattamente, facevamo. Null’altro. Io non so perché quella coppia di turisti s’è messa a raccontare certe cose. Tutte invenzioni, io non ho slacciato il bikini a mia figlia, le ho dato un bacio sulla bocca, è vero, ma non come fosse la mia fidanzata! Io non sono un pedofilo, non sono un maniaco, sono un papà come tanti altri”. Un papà [...] titolare di una ditta di costruzioni e restauro, che nella vita ha sofferto molto: ”Ho perso due figlie [...] Era il 17 gennaio 1999. Due bambine che nacquero premature di sei mesi. La prima morì dopo tre giorni, l’altra resistette fino a venti. Fu un dolore immenso, così quando mia moglie rimase di nuovo incinta avevamo paura. Ma tutto, per fortuna, andò bene. Perciò oggi sono molto attaccato a mia figlia, lei è la mia vita. [...].Tuzi va in vacanza in Brasile, perché sua moglie è nata lì. [...]» (Fabrizio Caccia, ”Corriere della Sera” 13/9/2009).