Luca Valdiserri, Corriere della sera 7/10/2009, 7 ottobre 2009
E adesso sono tutti tifosi di Rocca «Ma il mio calcio è solo per pochi»- ROMA – La nazionale Under 20, quella che è figlia di nessuno, quella a cui i club possono dire di no, quella che non è stata protetta nemmeno dai suoi dirigenti federali dopo il furto perpetrato dall’Egitto nel girone, ha improvvisamente acquistato fascino
E adesso sono tutti tifosi di Rocca «Ma il mio calcio è solo per pochi»- ROMA – La nazionale Under 20, quella che è figlia di nessuno, quella a cui i club possono dire di no, quella che non è stata protetta nemmeno dai suoi dirigenti federali dopo il furto perpetrato dall’Egitto nel girone, ha improvvisamente acquistato fascino. Battere negli ottavi di finale la favoritissima Spagna ha fatto scoprire all’Italia che esiste un Mondiale e che Francesco Rocca non è un sergente di ferro, ma un allenatore che, oltre a insegnare la vita ai suoi ragazzi, li fa anche giocare bene. Così, improvvisamente, in attesa del quarto di finale che venerdì vedrà gli azzurri affrontare a Suez l’Ungheria (eliminata ai rigori la Repubblica ceca), in molti stanno saltando sul carro del vincitore. Che, però, fa buona guardia: «La mia filosofia – ha dichiarato Rocca, facendosi un autoritratto – non si sposa con il mondo del professionismo sportivo italiano, perché si basa sulla meritocrazia: gioca chi lo merita, chi lavora bene sul campo, con sacrificio e sudore. Essere atleti di alto livello comporta tante rinunce e solo pochissimi ci riescono. Diciamo che se su venti uno mi ascolta è già un risultato clamoroso » . Gli ottavi di finale sono il miglior risultato di sempre per l’Under 20. E non si può dire che Rocca sia stato aiutato nel suo lavoro. Il portiere della Spagna eliminata, Sergio Asenjo, è il titolare dell’Atletico Madrid. La federcalcio iberica, per cercare di vincere il Mondiale, ne ha imposto la presenza e l’Atletico, per un infortunio del secondo portiere, Roberto, ha giocato una partita di Champions League, contro il Porto, perduta per 2-0, con in porta il diciottenne De Gea, che non aveva mai giocato un minuto con la prima squadra. A Rocca, invece, hanno rifiutato giocatori persino i club di serie B. Francesco Rocca guadagna 38 mila euro l’anno e non si è mai lamentato di prendere come un magazziniere di una squadra di serie A. andato a pescare un giocatore nel Gubbio, il difensore Bruscagin, scuola Milan. Ha dato fiducia a Claudio Della Penna, che nella Roma non ha posto né in Primavera né con la prima squadra. il calcio che deve cambiare, non Kawasaki.