Michele Ainis, La cura, Chiarelettere, 2009, 183 pagine, 14 euro., 7 ottobre 2009
Michele Ainis, La cura, Chiarelettere, 2009, 183 pagine, 14 euro. Mobilità intergenerazionale. In Italia la probabilità di elevarsi rispetto alla classe di reddito dei genitori è tre volte più bassa che negli Usa
Michele Ainis, La cura, Chiarelettere, 2009, 183 pagine, 14 euro. Mobilità intergenerazionale. In Italia la probabilità di elevarsi rispetto alla classe di reddito dei genitori è tre volte più bassa che negli Usa. Non ce la fa il 53 per cento degli Italiani (Censis 2006, Banca d’Italia 2008). Eredità. In Italia arriva alla laurea meno del 10 per cento di chi ha un padre con licenza media. Architetti e avvocati che svolgono la stessa professione del padre: il 44 e il 42 per cento. Farmacisti, medici e ingegneri con un figlio con lo stesso titolo: il 41 per cento i primi, il 39 per cento in egual misura gli altri (Rapporto Almalaurea 2008). Paolo Piccioli, presidente del Consiglio nazionale del notariato, che in un’audizione alla Camera nel 2007, vantò la percentuale di appena 17,5 per cento di notai italiani figli di notai (uno su sei). Tassa di successione. Inventata dal presidente Roosevelt nel 1916, era prevista nel programma del democratico Barack Obama nella misura dell’aliquota del 45 per cento (con esenzione dei primi sette milioni di dollari), in quello del repubblicano John McCain, del 15 per cento (con esenzione dei primi dieci milioni di dollari). Ripristinata in Italia nel 2006 dal Governo Prodi (aliquota del 4 per cento, franchigia di un milione di euro), in quell’anno fruttò all’erario 340 milioni di euro, contro i 400 miliardi di dollari negli States. Tassa di successione 2. Il miliardario Warren Buffet rispondendo a Whoopi Goldberg che nel 2007 criticava pubblicamente la tassa di successione: «Sbarazzarsi della tassa sull’eredità equivale a scegliere il team delle Olimpiadi del 2020 tra i figli dei vincitori delle Olimpiadi del 2000». lite. In Italia un’oligarchia di 17 mila persone, per lo più sessantenni, maschi, centronordisti. Under trentacinque: 3 per cento. Donne: 12 per cento (una su tre è un personaggio dello spettacolo o dello sport). Nati nel Sud: venti per cento. Gerontocrazia. Politici e sindacalisti italiani ultrasessantenni: il 60 per cento, contro il 4,3 per cento in Spagna (Rapporto Luis 2008). Dal 2002 al 2008 sono aumentati gli ultrasettantenni titolari di imprese individuali e dirigenti di grandi aziende, del 6,3 e 58,2 per cento, mentre scendevano del 7,6 per cento gli under trenta negli stessi ruoli (Dati Unioncamere). Perfino gli ecclesiastici italiani sono i più anziani di tutti (il 93,3 per cento degli alti prelati ha più di 70 anni, contro il 66,7 per cento in Francia). Capitali. Secondo un’indagine condotta su tredici paesi europei l’Italia è ultima in classifica per capacità di valorizzare il proprio capitale umano (Ederer 2006). La conferma in una ricerca Cnel 2009: dal 1997 al 2007 gli under trentacinque sono diminuiti tra medici e professionisti (rispettivamente passando dal 21 all’11,9 per cento, e dal 30 al 22 per cento). Per l’Ocse dal 2001 e il 2006 in Italia la produttività del lavoro è cresciuta dell’1 per cento, quaranta volte meno che in Estonia. Disuguaglianze. Dati Ocse 2008, la disuguaglianza tra classi sociali in Italia è cresciuta del 33 per cento dopo gli anni Ottanta, contro una media generale del 12 per cento, mentre la retribuzione media è più bassa del 17 per cento rispetto agli altri paesi industrializzati. Nel 2005 il Rapporto Eurostat contava in Italia 11 milioni di poveri (il 15 per cento dell’intera Europa), nel 2008 la Caritas 15 milioni. Illegalità. Lavoratori in nero in Italia: 3,5 milioni, nel Mezzogiorno uno su quattro (su 250 morti all’anno nei cantieri edili, il 12 per cento viene messo in regola nel giorno del decesso). Tasse evase nel 2006: 250 miliardi di euro, il 15,3 per cento del Pil (Istat). Appartamenti affittati in nero: mezzo milione (Agenzia del Territorio febbraio 2009). Abusi edilizi sulla costa laziale: uno ogni mille metri (in Calabria uno ogni 150 metri secondo un’indagine della Regione del 2009). Dal 2005 al 2008 in Italia gli invalidi sono aumentati del 28 per cento (a Nuoro l’assegno d’invalidità civile spetta al 9 per cento della popolazione, neonati compresi). Legge del demerito. In Italia le assunzioni avvengono per raccomandazione (una su due, dati Isfol 2006), le promozioni per anzianità (lo scatto di carriera riconosciuto al 90 per cento del personale pubblico tra il 2005 e il 2007, secondo il ”Sole 24 Ore”). Record: a Trapani ogni vigile urbano ha sulla testa dieci comandanti. Lobby. Parlamentari italiani eletti nel 2008 iscritti a ordini professionali: il 31,4 per cento (su un totale di Italiani iscritti nel 2007 di un milione 90 mila, rapporto Censis 2007). Secondo Ainis con l’effetto di influenzare la legislazione a vantaggio delle lobby di appartenenza. Esempi: nel decennio 1995-2005 la spesa per i farmaci è aumentata del 92,1 per cento, la domanda di servizi notarili del 21,4 per cento (ma i notai solo del 4,5 per cento). Escamotage Per legge in Italia i finanziamenti percepiti dai parlamentari non vanno denunciati se inferiori ai 50 mila euro. Perciò a Federfarma basta versarli in tranches di 15 mila euro per non sforare, per un totale di 250 mila euro all’anno tra parlamentari di destra e di sinistra (come ha dichiarato nel 2008 il suo rappresentante Giorgio Siri). Buttafuori. Ordini professionali in Italia: 72 (tra cui l’albo dei buttafuori, istituito con dieci parole dal pacchetto sicurezza nell’estate 2009). Trasparenza. Il registro pubblico delle lobby istituito dal Parlamento europeo dal 23 giugno 2008 (consultabile in rete). Lobby censite: cinquemila, sei per ogni deputato. Negli USA il lobbismo è disciplinato dal 1946 (Lobbying Act, aggiornato nel 1995 e nel 2006). In Italia negli ultimi quarant’anni sono state presentate inutilmente 27 proposte di legge. Partitocrazia. I partiti politici, diventati teste senza corpo. L’esempio dei militanti democristiani: da 2.109.670 (iscritti alla Dc nel 1990) a 197 mila (iscritti al Ppi nel 1998) (Eurispes 2000). Finanziamenti. Abolito il finanziamento pubblico ai partiti dal referendum del 1993, nel 2002 è stato istituito il ”rimborso elettorale” (basta ottenere l’1 per cento alle elezioni, mentre prima occorreva il 4 per cento). Alle europee 2004 il partito dei Pensionati ha così ottenuto in rimborsi elettorali 180 volte di più di quanto aveva investito. Totale dei contributi percepiti dai partiti negli ultimi trent’anni: 3,5 miliardi di euro. Formazione. Fondi pubblici destinati alla scuola in Italia: il 4,7 per cento del Pil, contro il 5,8 per cento della media dei paesi sviluppati. Tasso d’abbandono scolastico in Italia: 55 per cento (il più alto al mondo). Italiani tra i 25 e i 34 anni laureati: 17 per cento (contro una media del 33 per cento) (dati Ocse 2008). Laurea. Secondo una classifica internazionale del 2008 (a cura della Shanghai Jiao Tong University), la migliore università italiana è al 146° posto (dietro le Hawaii). Nel 2004 negli Usa un laureato guadagnava l’86 per cento in più di un diplomato, in Italia il 27. Secondo un’indagine OD&M Consulting su piccole e medie imprese, la differenza di stipendio tra laureati e diplomati nel 2008, ammontava a 2000 euro all’anno. Se il neolaureato emigra all’estero in cinque anni raddoppia la busta paga dei connazionali (Almalaurea 2009). Laurea 2. In Italia solo il 31 per cento delle èlite è laureato, contro il 51 per cento degli inglesi, il 58 per cento dei francesi, il 65 per cento dei tedeschi (dati Eurostat 2005). Politici. Parlamentari eletti nel 2008 in Italia non laureati: il 32,7 per cento (nove deputati hanno raggiunto solo la licenza media). Maurizio Balocchi, attuale Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per la Semplificazione normativa. Titolo di studio: diploma di scuola media. Prima di lui Ottaviano Del Turco, ministro delle Finanze nel 2000, con la licenzia media. Primo presidente del Consiglio a governare senza laurea: Bettino Craxi (1983-1987), seguito da Massimo D’Alema (1998-1999). Sprechi. Facoltà di Veterinaria in Italia: 14, più di quante ne sommino tutte insieme Francia, Germania, Austria, Belgio, Grecia, Danimarca. Corsi di laurea attivi in Italia nel 2000: 2444; nel 2007: 5734. Tra i più recenti: Gestione delle imprese di pesca (Università del Molise), Scienze della mediazione linguistica per traduttori dialoghisti cinetelevisivi (Torino), Scienze del fiore e del verde (Pavia), Scienza dell’allevamento, dell’igiene e del benessere del cane e del gatto (Bari). Nel 2008 il Rapporto annuale Miur contava in Italia 37 corsi di laurea con un solo studente iscritto. Disparità. Negli Usa il rapporto tra stipendio medio di professori universitari ordinari e assistenti è di 1,5 a 1, in Italia di 4,5 a 1. Sorteggi. Per garantire l’imparzialità nei concorsi pubblici, secondo Ainis basterebbe sorteggiare i membri delle commissioni d’esame. Altri casi in cui la Pubblica Amministrazione ha già fatto ricorso ai dadi: per attribuire commesse agli ingegneri nella provincia di Firenze, per assumere rilevatori Ici a Castellammare di Stabia, per aggiudicare gli ormeggi nel porto di Lerici, per assegnare le case popolari a Trapani, per distribuire loculi al cimitero di Poggioreale. Controllori. Per garantire l’indipendenza di chi giudica l’operato della Pubblica Amministrazione Ainis suggerisce di abolire sovrapposizioni tra controllori e controllati, come invece accade per il Consiglio di Stato (giudica gli abusi del governo) e per la Corte dei Conti (vigila sulle spese del governo), in parte formati da consiglieri di nomina governativa (il primo nella misura di un quarto, la seconda di 39 consiglieri). Non voti. Sommando non votanti, schede bianche e schede nulle, l’attuale Parlamento italiano rappresenta 15 milioni e mezzo di elettori. Conseguentemente, propone Ainis, bisognerebbe assegnare tanti seggi in proporzione al numero di voti espressi (700 posti secondo la sua stima), così come per il referendum il non voto decide l’esito della consultazione, quando non viene raggiunto il quorum. Recall. ”Revoca degli eletti”, si distingue dall’impeachment perché viene azionata dai cittadini anziché dal corpo legislativo, e in caso di cattiva amministrazione, anziché di reato. Istituto di ascendenza classica (510 a.C., democrazia ateniese), in Svizzera è stato introdotto nel 1846 (provoca la destituzione dell’intera assemblea elettiva), negli Usa a Los Angeles nel 1903 e da allora a livello locale in oltre duemila casi (facendo cadere ad esempio i sindaci di Seattle, Atlantic City, Omaha), dal 1911 a livello nazionale per la rimozione dei governatori (è successo 31 volte), di deputati e senatori. in vigore anche in Canada, nella Federazione Russa e in vari Paesi dell’America Latina (nel 2003 due milioni e mezzo di venezuelani ne hanno fatto uso contro Chávez, che superò la prova alle urne). Recall 2. Se avessero potuto Ainis non ha dubbi che gli elettori avrebbero licenziato il deputato Udc Cosimo Mele, che nel luglio 2007 passò una notte nella suite di un albergo con due prostitute, una finita in ospedale per avere sniffato troppa cocaina. Divorziato, risposato con figli, rappresentante di un partito cattolico, aveva pure firmato una proposta di legge per rendere obbligatorio il test antidroga sui parlamentari. Insomma, una truffa agli elettori. Invece se la cavò dimettendosi dal partito, ma non dal seggio alla Camera. Nell’occasione Lorenzo Cesa, segretario Udc, propose un aumento di stipendio per il ricongiungimento familiare.