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 2009  ottobre 07 Mercoledì calendario

Londra, gli 007 a nudo - Operazione trasparenza da parte del servizio segreto di controspionaggio di Londra

Londra, gli 007 a nudo - Operazione trasparenza da parte del servizio segreto di controspionaggio di Londra. Per la prima volta nella sua storia, l’MI5 (acronimo di Military intelligence, intelligence militare, sezione 5) ha deciso di pubblicare, in un denso volume di oltre 1.000 pagine, cent’anni di segreti. Ne è uscito il libro La difesa del regno, scritto da Christopher Andrew, docente di storia all’università di Cambridge, che ha avuto accesso a 400 mila dossier finora tenuti in cassaforte. Una vera svolta per l’Inghilterra, se si considera che fino al 1992 non si conosceva neppure l’identità dei direttori dell’organizzazione. Il motivo del nuovo corso viene fatto risalire al desiderio di avere sostegno e collaborazione dai cittadini, specialmente dopo gli attentati e le continue minacce che hanno visto, e vedono tuttora, la regia dei terroristi islamici. Sir Stephen Lander, ex numero uno dell’MI5 che aveva commissionato il libro ad Andrew sette anni fa, sostiene che il mondo è cambiato radicalmente e che gli attentati suicidi rappresentano una minaccia molto diversa da quella dell’Ira, l’organizzazione separatista irlandese. Molto più pericolosa, anche se non lo dice esplicitamente. Viene voglia di curiosare e di andare a scoprire episodi più o meno recenti. Si può cominciare con un tuffo nel passato: per assicurarsi che il primo ministro Neville Chamberlain, predecessore di Winston Churchill, avesse compreso bene quale pericolo si nascondeva dietro la Germania nel 1938, il servizio segreto lo avvertì che Hitler l’aveva trattato da «buco del c...» a più riprese. Il rapporto, nonostante avesse turbato Chamberlain, non riuscì a dissuaderlo dai suoi tentativi di mediazione con il dittatore nazista. Che poi, in effetti, andarono a vuoto. Emergono anche le pecche dell’MI5, in particolare nella lotta contro il blocco comunista dell’Est. Negli anni 50 e 60 la presenza di spie sovietiche sul territorio inglese fu così capillare, che i servizi di Sua Maestà finirono sotto scacco. Soltanto nel 1971, quando 100 diplomatici russi vennero cacciati da Londra, la situazione tornò alla normalità. Non manca una parentesi interna. Diversi governanti cercarono di ricorrere ai servigi delle finte barbe per sorvegliare gli avversari politici. Per esempio, dalla fine della seconda guerra mondiale, finì sotto osservazione il deputato laburista Harold Wilson, in seguito eletto primo ministro, sospettato (a torto) di legami con i comunisti. Perfino Margaret Thatcher chiese aiuto per difendersi da alcuni sindacalisti, ritenuti al centro di attività sovversive.