Varie, 7 ottobre 2009
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Guetta David
• Parigi (Francia) 7 novembre 1967. Dj • «[...] Ho cominciato a fare il deejay quando avevo tredici anni, praticavo tantissimo, tutti i giorni dopo la scuola, poi ho iniziato a farlo come lavoro, alle feste, ai matrimoni, che non è molto ”cool” ma a quel tempo andava più che bene [...] Sono passato ai club ma quando ho cominciato la figura del deejay non meritava alcun rispetto. Ricordo che a volte stavo addirittura in un altra stanza, mettevo un disco e poi dovevo andare in sala per vedere se la gente ancora ballava. A un certo punto arrivai al Bain Douches che era il posto più ”in” di Parigi, ma stavo in una specie di seminterrato, c’era una fessura da cui potevo vedere solo i piedi della gente. Meglio il barista che almeno beccava le mance. Poi un giorno andai a Londra, in un famoso club e vidi il deejay sul palco, tutte le luci puntate su di lui, e la gente che ballava guardando ogni mossa che faceva. Mi dissi: è pazzesco! Allora tornai a Parigi. Dissi al proprietario, ”mi paghi come mi pagavi prima ma da adesso metto la musica che voglio io”. Diventai famoso in Francia. Però avevo capito che se stai lì ad aspettare che succeda qualcosa non vai da nessuna parte. Bisogna essere propositivi. Così venni a Ibiza e provai a lanciare lo slogan ”Fuck me, i’m famous”, che ovviamente era un bluff perché non mi conosceva nessuno. In fondo noi non eravamo in cerca di sesso, cercavamo solo di attirare l’attenzione. Ma funzionò molto bene. Dicevano: è francese ma non è poi così male. Poi l’anno dopo invitai i Daft Punk e da quel momento nessuno ha più riso di un deejay francese [...]» (Gino Castaldo, ”la Repubblica” 7/10/2009).