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 2009  ottobre 07 Mercoledì calendario

«A Ferdinando II, napoletano in tutto, piacevano quei cibi grossolani, dei quali i napoletani son ghiotti: il baccalà, il soffritto, la caponata, la mozzarella, le pizze e i vermicelli al pomodoro

«A Ferdinando II, napoletano in tutto, piacevano quei cibi grossolani, dei quali i napoletani son ghiotti: il baccalà, il soffritto, la caponata, la mozzarella, le pizze e i vermicelli al pomodoro. Gli piaceva pure la cipolla cruda, che mangiava ogni giorno schiacciandola con la mano, poiché il coltello dava e prendeva cattivo odore e la regina Maria Teresa ne secondava questi volgari istinti [...] Il maggiore [cioè il futuro Francesco II] chiamava Ciccillo o Lasagna, per vezzeggiativo Lasa, perché Francesco, appena da bimbo mangiò per la prima volta le lasagne, ne divenne ghiotto e spesso le chiedeva; da allora il padre gli aveva messo quel nome che anche nel testamento venne ripetuto [...] Tutti i maschi avevano per secondo nome Maria, e le donne l’avevano come primo [...] I pregiudizi, che tenevano avvinto lo spirito del padre, e di cui si leggeranno copiose prove nella narrazione della malattia e della morte, continueranno nel figliuolo. Non viaggi, non conoscenza del mondo, non esercizi del corpo, non amore delle armi, nessa educazione virile. Aveva insegnata a Francesco qualche massima di governo, come questa: constitution-révolution [...] Parlavano tutti il più puro e accentuato dialetto, che Maria Teresa storpiava antipaticamente con l’accento viennese e con la mancanza dell’erre» (vedi anche pagina 476).