Ilaria Maria Sala, Diario, ottobre 2009, pag. 90, 7 ottobre 2009
Cina. 20 anni dopo. Oggi si può. Convivere. Vestirsi come si vuole. Viaggiare quanto si vuole, con passaporti ottenuti senza lettere di approvazione del Partito
Cina. 20 anni dopo. Oggi si può. Convivere. Vestirsi come si vuole. Viaggiare quanto si vuole, con passaporti ottenuti senza lettere di approvazione del Partito. Essere religiosi, in privato però: la libertà di culto c’è, fintanto che non richieda di essere espressa in modo collettivo. Frequentare stranieri. Formare delle associazioni, non troppo visibili e che non si occupino di temi scottanti. Avere un’auto. Comprare un biglietto aereo. Scegliere che lavoro fare, nessuno è più assegnato a una professione che odia. Comprare un giornale frivolo. Scegliere tra quotidiani e settimanali, sebbene supervisionati dal governo e dal Partito. Vedere tutti i film proibiti su dvd pirata. Comprare un appartamento, non più vincolato ad un sistema di assegnazione. "Indossare delle Nike", libertà rivendicata dagli studenti di Tiananmen. Le libertà personali e di consumo ci sono quasi tutte. Le libertà collettive non vengono più sognate dai cinesi.