7 ottobre 2009
Loretta Salemme, 46 anni. Originaria di Napoli, sposata con Rosario Palumbo da cui aveva avuto tre figli di 20, 14 e 6 anni, faceva l’operaia in un calzaturificio in provincia di Lucca ed era l’amante di Francesco Sabbatino, 59 anni, una pensione di invalidità
Loretta Salemme, 46 anni. Originaria di Napoli, sposata con Rosario Palumbo da cui aveva avuto tre figli di 20, 14 e 6 anni, faceva l’operaia in un calzaturificio in provincia di Lucca ed era l’amante di Francesco Sabbatino, 59 anni, una pensione di invalidità. Tempo fa il consorte, saputo della tresca, per vendicare l’onore era partito da Napoli col primogenito Ciro, aveva raggiunto la casa dove Salemme e Sabbatino convivevano da qualche mese, e aveva sfondato la porta: il rivale s’era preso qualche cazzotto e un colpo in testa col calcio di una pistola giocattolo, la donna se l’era cavata con qualche sberla. Dopo quei fatti i due erano andati ad abitare in appartamenti separati, da allora però il Sabbatino s’era convinto che la compagna lo tradisse e di continuo le faceva scenate di gelosia. L’altro pomeriggio aspettò che la donna uscisse da uno studio medico, appena la vide tirò fuori un coltello, le saltò addosso, e le infilò la lama più volte nel fianco, nel seno, nel cuore, gridando: «Devi essere solo mia». Subito dopo se la prese con i medici e con i pazienti che erano corsi fuori dallo studio (un tale per evitare i fendenti si riparò dietro a una bicicletta, un altro gli tirò addosso un estintore), poi attraversò la strada e quando si trovò di fronte un carabiniere che gli puntava addosso una pistola si infilò il coltello nel costato ma non riuscì a morire. Verso le 17 di lunedì 5 ottobre in un piazzale di Lunata in provincia di Lucca.