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 2009  ottobre 06 Martedì calendario

YOUTUBE PER VOCE ARANCIO


Saranno famosi? Sì, grazie a YouTube -


All’inizio la sede di YouTube stava tra una pizzeria e un ristorante giapponese di San Mateo, California.

Primo video messo in rete (23 aprile 2005): Io allo zoo. Si vede Jawed Karim che passeggia per lo zoo di San Diego.

Jawed Karim è uno dei fondatori. Gli altri due sono: Steve Chen e Chad Hurley. Lavoravano tutti e tre alla Paypal, la società di eBay che gestisce i pagamenti on line.

Attivarono il sito il 15 febbraio 2005. Sviluppo tra marzo e aprile. A novembre la Sequoia Capital di Donald Valentine accettò di metterci 11 milioni e mezzo di dollari.

Ma YouTube non guadagna. Alla fine del 2009 si saranno spesi 300 milioni in connessioni e server e altri 400 in tutto il resto (stime di Alexa Internet, la società di statistiche online di Amazon). I ricavi staranno poco sotto il mezzo miliardo. Nei primi sei mesi YouTube, generando il 42% del traffico di tutta la rete, ha incassato 240 milioni di dollari.

Nel 2007 YouTube ha consumato tutta la banda che nel 2000 servì a mandare avanti l’intera rete. Nel marzo 2008 i costi di sfruttamento di Internet hanno raggiunto la media di un milione di dollari al giorno.

YouTube è il più grande portale di video online del mondo, con una quota di mercato del 43%, una media di più di 100 milioni di visitatori unici mensili e sei miliardi di video visti nel solo gennaio 2009 (ricerca della società di marketing online comScore). Si stima che ogni minuto vengano caricate 15 ore di materiale video.

L’unica fonte di ricavo è la pubblicità. YouTube ha cominciato a inserirla nel marzo 2006, ad aprile ha accettato il sistema AdSense, servizio di banner pubblicitari offerto da Google, con il quale è possibile pubblicare annunci promozionali sul proprio sito, guadagnando in base al numero di visite della pagina o ai click sugli annunci. Un servizio di statistiche integrato rileva i dati relativi al traffico online, e i ricavi vengono monetizzati ogni mille visite. Il credito così ottenuto viene caricato automaticamente (e gratuitamente) su un conto Paypal attivato nel momento in cui ci si abbona ad AdSense. Si possono anche personalizzare i banner scegliendone forma, dimensione, colori e contenuti.

A partire dal maggio 2007, al programma AdSense è stato affiancato lo YouTube Partnership Program (YPP), tramite il quale la compagnia ha permesso agli utenti i cui video sono più visti di diventare partner del sito. Questo status esclusivo, in precedenza offerto solo a provider commerciali, permette ai videomakers di guadagnare con le pubblicità poste accanto (o dentro) ai propri video, condividendo con il sito parte dei ricavi pubblicitari. Questa forma di pubblicità è detta revenue sharing.

Ecco come funziona l’YPP. Un algoritmo individua i video più visti e tra questi sceglie i più adatti ad accogliere pubblicità. Su questi filmati viene effettuato un controllo di conformità ai termini di servizio stabiliti da YouTube (video originali e autoprodotti, non offensivi ecc.). Tramite un messaggio email gli utenti vengono avvisati della possibilità di condividere parte degli incassi pubblicitari, e possono decidere se accettare o meno di partecipare al programma. L’unico requisito per poter partecipare all’YPP è avere sottoscritto in precedenza il programma AdSense.

Lauren Luke, ventisettenne ragazza-madre di South Shields (Newcastle), star di YouTube. Vendeva cosmetici su eBay, poi, per farsi un po’ di pubblicità, ha messo su YouTube dei filmati in cui faceva vedere come si truccava. Intanto spiegava gli effetti che si possono ottenere con il giusto mix dei vari prodotti. Quella serie di lezioni di trucco (la cui produzione è costata zero sterline) è diventata un successo e i video del suo canale, Panacea81, sono stati visti 50 milioni di volte in 70 paesi del mondo. Il suo successo è stato tale che la catena di distribuzione di cosmetici Sephora ha deciso di commercializzare in esclusiva una linea di prodotti con il marchio By Lauren Luke. In Italia stessa cosa con Clio Zammateo e il suo canale ClioMakeUp (tre milioni e mezzo di visite e un libro appena pubblicato con Rizzoli).

Molto forti le lezioni online (in inglese: tutorials): marketing, pianoforte, inglese, persino l’ukulele. Il caso di Luciano, fotografo di Ferrara, che ha caricato in rete le sue lezioni per ritoccare le immagini con Photoshop. Milleaccendini insegna trucchi di magia. II canale più gettonato per la cucina è La Cucina di Mimmo.

Il sito ha completamente rivoluzionato il concetto di marketing management. Pensiamo a Zooppa, azienda veneta che mette in contatto i creativi della rete e le aziende che vogliono produrre spot adatti a internet. La creatività è sollecitata da un concorso a tema che Zooppa lancia online periodicamente, per lasciarlo alla libera interpretazione di chi voglia proporre un’idea. Alla fine, l’azienda sponsor sceglie quella più creativa e la ripaga con un premio. La comunità di Zooppa ha ormai superato i 40mila creatori iscritti.

YouTube è anche uno strumento di promozione musicale. Uno dei tanti esempi è quello degli OK Go, band britannica che ha scalato le classifiche e ottenuto un Mtv video music award per la performance sui tapis-roulant nel video della loro canzone Here It Goes Again. Il clip, realizzato con una normale macchina fotografica digitale, è costato 5 dollari. Ad oggi, è stato visualizzato oltre 48 milioni di volte.

Idem per il video di Samuel Ferrari con la canzone YouTube School (100mila visite in poche settimane), o per la Campagna degli abbracci gratis, l’iniziativa sociale nata a Sidney nel 2004 a cui partecipano persone comuni che offrono, appunto, abbracci gratis ai passanti, in luoghi pubblici come parchi e grandi vie pedonali. Il video, accompagnato da una canzone dei Sick Puppies, ha reso famosa sia la band che la campagna e ha spinto altri Paesi a far propria l’iniziativa.

Il video con il maggior numero di visualizzazioni è Evolution of dance, di Judson Laipply: è stato cliccato più di 127 milioni di volte.

A corredo dei filmati musicali YouTube piazza dei link che permettono di acquistare online i brani della colonna sonora. Jill Peterson e Kevin Heinz hanno scelto come colonna sonora del loro matrimonio Forever di Chris Brown, che era uscito già da un anno. Il brano è subito andato in testa a tutte le classifiche di vendita online, da quelle di Amazon a quelle di iTunes. Youtube ha così incassato una piccola parte del prezzo pagato dagli utenti per l’acquisto della canzone. Jill e Kevin hanno visto lievitare il credito del loro conto AdSense.

Non esiste un manuale per aver successo su YouTube: per pochi utenti che sfondano, milioni restano anonimi. Un antropologo della Kansas State University, Michael Wesch, ha provato a studiare il fenomeno. Anche lui ha realizzato un video, un’animazione per insegnare come il web abbia cambiato la scrittura. L’ha messo su YouTube e, senza alcuna promozione, ne ha visto crescere la diffusione fino a 10 milioni di visualizzazioni. Wesch: «La dinamica è chiara: il filmato è piaciuto a qualche blogger lo ha passato agli amici, che lo hanno fatto notare ad altri amici ancora. Il passaparola ha preso velocità e la crescita è diventata esponenziale. Questo fenomeno, noto come diffusione virale, risponde alla logica della rete internet, che non è un deposito di contenuti, ma uno strumento per le persone che si esprimono e si connettono, si riconoscono e promuovono nella loro cerchia quello che apprezzano. Ciò che hanno in comune questi protagonisti del web è un’idea originale, ingegnosa e credibile».