Giuseppe Manin, Corriere della Sera 06/10/2009, 6 ottobre 2009
L’ALBUM DI FAMIGLIA DI BEAUTIFUL: AMORI, NOZZE E LUTTI
Se finora vi eravate astenuti, recuperare non sarà facile. Il club non è di quelli dove basta bussare e vi sarà aperto. Perché «Beautiful » non è una soap, è una scelta di vita. Chiede un impegno non da poco: metter su famiglia. Oltre la tua, un’altra, di cui occuparti ogni giorno, finché morte non ci divida. Non sarà facile. I Forrester non sono gente comune, non pensano, non agiscono in modo comune. Per dirla con l’ultimo disco di Ridge, storico seduttore della compagnia, e a tempo perso pure cantante in una band di nome Player, quel che vi aspetta oltre quella soglia è di finire come lui: «Lost in reality».
Detto ciò, per chi volesse arrischiarsi e non ha alle spalle una debita militanza (la serie è nata sull’americana CBS nell’87, autori i geniali coniugi Bell), ovvero le 5500 puntate trasmesse dal ”90 su Raidue e dal ”94 su Canale 5, una scorciatoia esiste. Un libro, «Beautiful-La storia completa » (Giunti, 19,5 euro) è il tentativo temerario di ricapitolare in 192 pagine e ancora più foto quel vorticoso groviglio di vite, amori, tradimenti, agnizioni, matrimoni e funerali, che hanno fatto di Beautiful la soap più seguita del pianeta, Emmy Award 2009 per il miglior serial drammatico, trasmessa in 110 Paesi.
Per i neofiti un suggestivo viatico, per i seguaci un sorprendente rispolvero di ricordi. Perché, a meno che non siate Pico della Mirandola, la sfida alla memoria, a riannodare tutti quei bandoli di una matassa impazzita, è davvero impossibile. Provare per credere a sfogliare una delle sezioni più ghiotte del volume, quella dedicata ai fiori d’arancio. Senza sbirciare, quiz facile facile: quante volte si è sposata Brooke e con chi? Dieci, risponderanno i più esperti. No, undici. L’ultima qualche puntata fa. Di nuovo con Ridge. E poiché è la quinta volta che i due convolano e ormai anche i loro cari non ne possono più, giustamente hanno deciso per una cerimonia intima: solo loro, un cuore di sabbia e il mare. Peccato che quel romantico scambio di voti sia destinato a infrangersi come onda sulla riva. L’unione verrà decretata non valida, tutto da rifare.
Come ogni album di nozze che si rispetti, anche qui le foto suscitano commozione e ilarità. Effimere promesse di fedeltà e di eternità avvolte in nuvole di tulle, bouquet suntuosi, baci appassionati. Con le sfilate di moda e gli strazi ospedalieri, i matrimoni sono i cardini della soap. Cerimonie sfarzose, spesso organizzate magicamente da un giorno all’altro, forse per paura di perdere il turno. Quasi sempre in casa, trasformata in cattedrale da tripudi floreali e colonne sonore. Un lusso a basso costo, ai maghi del set bastano pochi dettagli, un quadro finto rinascimentale, un busto finto romano, una cascata di rose, ed è subito Beverly Hills.
E così, foto dopo foto, i volti dei protagonisti segnati dalle rughe e dalle plastiche in tempo reale, ecco Ridge che sposa Caroline, poi Brooke e poi Taylor e di nuovo Brooke... Taylor che sposa Ridge e poi Nick, Nick che sposa Brooke e anche sua figlia Bridget, Brooke che, per non far torto a nessuno, sposa Ridge, suo fratello Thorne e il loro padre Eric. Che a sua volta è marito di Stephanie e attualmente di Darla, sorella di Brooke...
Tutti con tutti. Almeno una volta, in una sorta di girotondo erotico- amoroso, da far impallidire La ronde di Schnitzler. Un’amoralità indiscriminata che sfiora senza tema l’incesto e la poligamia, che incappa nello stupro ma evita l’omosessualità. Unico tabu di una soap che ha fatto lanciare anatemi a più di un parroco, nonostante i suoi disinvolti protagonisti si dichiarino paladini strenui della «famiglia». Intesa come valore assoluto benché allargata a dismisura, roccaforte patrimoniale e clan «mafioso» da cui, una volta entrato, non uscirai più.
Neanche con un miracolo, evento piuttosto comune da quelle parti, che fa di Beautiful la Lourdes delle soap. E anche di più, visto che non solo abbondano guarigioni impossibili, ritorni subitanei da coma profondo, cuori malatissimi restaurati in un battibaleno, ma persino resurrezioni dalla tomba. Quando Ridge si incaponisce a far riaprire la bara dove Taylor è morta e sepolta per tutti, questa risulta vuota come in un racconto di Poe, mentre il fantasma di lei gli appare alle spalle. E se lui non ci resta secco, anche questo è un miracolo.
Qualcuno torna dall’al di là, qualche altro ci resta davvero. Nella fiction e nella vita. Come è successo a Michael Fox, che interpretava il sarto Saul, scomparso sul serio nel ”96 e sul serio compianto dal resto del cast in una puntata ai confini della realtà.
Mentre la rossa Darlene Conley, simpatica e esuberante Sally Spectra, se n’è andata nel gennaio 2007 ma per Beautiful non è mai morta. La versione ufficiale dice che si è ritirata in un al di là pagano: una villa in Costa Azzurra, zeppa di whisky e bei ragazzi, come piaceva a lei.
Quanto al futuro, i gossip annunciano un nuovo riavvicinamento Ridge- Taylor, un nuovo fidanzamento Nick-Bridget, un nuovo fantasma, Caroline Spencer (ma è sua sorella Karen, uguale uguale alla defunta). Negli Usa si sono spaventati già. In Italia accadrà dopo Natale.