Massimo Mucchetti, Corriere economia 5/10/2009, 5 ottobre 2009
Se Confucio bussa alla porta di Bernabé- I cinesi prendono il posto degli spagnoli di Telefonica nel gruppo di comando di Telecom Italia? L’ipotesi ha fatto rumore, ma in realtà i cinesi hanno fatto altre proposte, meno dirompenti dal punto di vista finanziario ma ancor più clamorose dal punto di vista industriale
Se Confucio bussa alla porta di Bernabé- I cinesi prendono il posto degli spagnoli di Telefonica nel gruppo di comando di Telecom Italia? L’ipotesi ha fatto rumore, ma in realtà i cinesi hanno fatto altre proposte, meno dirompenti dal punto di vista finanziario ma ancor più clamorose dal punto di vista industriale. Huawei, il colosso di Shenzen che produce apparati per le telecomunicazioni, si è proposto quale fornitore strategico del gruppo guidato da Franco Bernabé nel caso questo torni a investire con maggiori ambizioni, specialmente nella rete a banda ultralarga (servizi a pagina 5). E per convincere Telecom Italia, che ha ancora sulle spalle i debiti delle gestioni postprivatizzazione e ha fin qui contenuto gli investimenti, offre il prefinanziamento delle banche statali cinesi per pagare Huawei. Magari non se ne farà nulla. Ma questo è esattamente lo schema che le grandi imprese occidentali applicavano quando vendevano tecnologie agli arretrati paesi del socialismo reale, e in genere ai paesi del Terzo mondo. Il comunismo confuciano fa girare la ruota della storia.