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 2009  ottobre 04 Domenica calendario

ELENA RAFFALOVICH COMPARETTI

(Odessa 1842-Firenze 1918)

Nel 1863 arriva a Pisa da Parigi una ragazza appartenente a una ricca famiglia ebrea di
Odessa, Elena Raffalovich (Fig. 12 Ritratto di Elena Raffalovich Comparetti). Qui si innamora del
giovane docente Domenico Comparetti, che sposerà dopo qualche mese di fidanzamento e di una
appassionata corrispondenza epistolare.

’Vi sono tante donne intelligenti che cercano nella moda e nei salotti un mezzo per scordare
la degradante nullità della loro vita. Le donne intelligenti sono certamente gli esseri più infelici e
inutili che vi siano al mondo. La gente comune non le apprezza o teme la loro superiorità e gli
uomini intelligenti vedono di solito in loro soltanto una piacevole distrazione e uno studio curioso,
qualcosa come le ranocchie scorticate di cui ti parlavo prima. Ci si dibatte nel vuoto, poi si finisce
per studiare il latino, o per abbrutirsi non pensando a nulla” (lettera a Domenico, 19 giugno 1863).

Nel breve tempo di otto anni Elena consuma una rottura irreparabile col marito e con
l’ambiente pisano: di Pisa arriva a condannare ”l’apatia e l’ostilità per tutto ciò che è nuovo”, al
marito finisce per dichiarare che ”se non si può essere felici, una vita senza falsità è meno penosa da
sopportare”. Dopo aver cercato invano spazi di realizzazione personale, tentando di introdurre nuovi
metodi pedagogici negli asili di carità, Elena abbandona per sempre Pisa e la famiglia e, ottenuto
l’assenso del marito a vivere sola, si impegna nella conoscenza e diffusione del metodo froebeliano
che propone una pedagogia attiva che assecondi la spontanea evoluzione del bambino attraverso il
gioco e il rapporto con la natura .
A Venezia, in un ambiente più favorevole alle sue idee, Elena stipula una convenzione col
Comune per la creazione a sue spese del Giardino d’infanzia Elena Raffalovich Comparetti, fondato
su principi di rigorosa laicità e di rispetto assoluto per la libertà dei bambini. Per poter investire
nell’impresa il suo patrimonio personale, deve ottenere comunque l’assenso del marito. (Fig. 13 Il
Sindaco di Venezia ringrazia Domenico Comparetti dell’assenso maritale per l’apertura
dell’asilo). L’asilo ha avuto una vita contrastata, ma dura ancora oggi. (Fig. 14 Materiali prodotti
dai bambini del giardino d’infanzia Elena Raffalovich Comparetti: lavori in perle)
Della modernità delle sue idee e della solitudine che gliene venne sono testimonianza molte
sue lettere, in cui si trovano affermazioni come queste:

’Credo che per l’emancipazione della donna il progresso verrà da dove meno lo si aspetta,
cioè dalle donne del popolo, spinte dalla necessità di vincere nella lotta per l’esistenza. Quelle che
si distinguono un po’ dalla massa capiscono i vantaggi dell’istruzione e cercano di acquisirli.
Meno disarmate e più energiche delle donne della borghesia, esse andranno più diritte allo scopo,
senza curarsi dei pregiudizi. In una parola, credo che la causa delle donne sia immediatamente
legata a quella della democrazia, e che esse trionferanno insieme” (lettera ad Adolfo Pick, 23
ottobre 1872).