Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  ottobre 04 Domenica calendario

Biografia di ELISA TOSCANELLI FINOCCHIETTI

(Pisa 1821- Firenze 1870)

Appassionatasi fin dall’adolescenza alla pittura (Fig.. 6 Elisa Toscanelli Finocchietti,
Ritratto di Emilia), nel 1848 Elisa sposa il Conte Francesco Finocchietti (1815-1899), con il quale
vive nel palazzo in Piazza dei Cavalieri, conosciuto come Torre della fame; dal 1859 si trasferisce a
Siena e poi a Pavia, città delle quali il marito è Prefetto. Calandosi pian piano nel ruolo di
Prefettessa – così la chiama la sorella Emilia in una lettera - organizza salotti, feste da ballo ed
intrattenimenti.
L’attività del marito le permette di seguire da vicino gli avvenimenti politici di quegli anni e
di incontrare personaggi quali il Re Vittorio Emanuele II e Garibaldi:

’…oggi il mio scritto deve parerle più bello e luminoso, perché la mano con cui le scrivo è stata
baciata da Garibaldi. Esso venne quà la sera dell’8. Per il 9 gli avevamo preparato un pranzo…”
Lettera di Elisa al padre Giovan Battista, 11 aprile 1862

(Fig. 7 Lettera dell’11 aprile 1862, nella quale Elisa racconta al padre dell’incontro con
Garibaldi)
Nell’aprile 1868 Elisa si presenta nell’insolita veste di scrittrice patriottica: sul quotidiano
Il Trentino viene pubblicato in quattro puntate il suo articolo Il Passaggio del Brennero, nel quale
descrivendo la strada ferrata Bolzano – Innsbruck si rivendica l’italianità del Trentino. (Fig. 8
Prima parte dell’articolo ”Il Passaggio del Brennero”).
Amante delle villeggiature e dei viaggi, nel 1869 Elisa si avventura in un’impresa ”sopra le
righe” per una donna del suo tempo: un’escursione di tredici giorni sul massiccio del Monte
Bianco, in parte a piedi, in parte a dorso di mulo, con la sola compagnia di una guida alpina.
L’allontanamento spaziale e simbolico dall’ambiente domestico conferisce a tale viaggio un
significato particolare, che la stessa Elisa sottolinea nel diario di viaggio inviato al marito sotto
forma di lettera.
Elisa muore a Firenze il 18 aprile 1870.