www.cisapalladio.org/annali/pdf/a20_04_moretti_todesco.pdf, 3 ottobre 2009
Tra i dipinti del Vivarini conservatisi all’interno dei musei ne è rimasto solo uno che ritrae la figura di un san Lodovico, nello specifico quello del ve- scovo francescano di Tolosa
Tra i dipinti del Vivarini conservatisi all’interno dei musei ne è rimasto solo uno che ritrae la figura di un san Lodovico, nello specifico quello del ve- scovo francescano di Tolosa. La presenza del- l’immagine di un francescano in una chiesa do- menicana è meno insolita di quanto sembri a pri- ma vista, ed è quindi ipotizzabile l’identificazio- ne del dipinto con il san Lodovico ora agli Uffizi, datato 1467 (ill. 16)108. La probabilità che la ta- vola sia la stessa è alta: se fosse possibile provarne l’identità, anche la sua datazione potrebbe subire uno spostamento di almeno dieci anni, poggian- do sulla documentazione fornita dal quaderno della commissaria109. La storia del pannello è riassunta in una scheda di catalogo degli Uffizi nella quale sono ricostruiti i vari passaggi pro- prietari: prima dell’acquisto da parte della galle- ria fiorentina, avvenuto nel 1906, il dipinto ap- partenne alla collezione Laura Minghetti di Bo- logna, dopo aver fatto parte della collezione San- tini di Ferrara a sua volta composta di alcuni quadri di proprietà Costabili che provenivano dalla dispersione delle quadrerie estensi110, ma non è facile risalire nel tempo fino, probabil- mente, al restauro seicentesco. Secondo l’autore della scheda il dipinto è ad evidenza elemento di un complesso più vasto, probabilmente un polit- tico a due o più ordini, ed è elencato dal Beren- sonfra le opere certe di Vivarini.