Paolo Russo, la Repubblica 2/10/2009, 2 ottobre 2009
In Puglia "ronde anti fannulloni" contro assenteismo e inefficienza- L´iniziativa della giunta Vendola
In Puglia "ronde anti fannulloni" contro assenteismo e inefficienza- L´iniziativa della giunta Vendola. Lavoratori in rivolta Un corpo scelto di nove uomini, in servizio tra i corridoi e le sedi distaccate BARI - E negli uffici della Regione arrivarono anche le "ronde per i dipendenti". Un corpo scelto di nove uomini, in servizio tra i corridoi e le sedi distaccate, per controllare il lavoro e l´efficienza degli impiegati pubblici. La vicenda potrebbe essere ambientata nel Veneto di Galan e della Lega Nord, che hanno le ronde e la lotta ai "fannulloni" nel loro Dna politico. Invece l´iniziativa è stata lanciata dalla Puglia dove il governatore Nichi Vendola, dopo i recenti scandali che hanno travolto l´ente e alcuni assessori della sua giunta, ha scelto di percorrere con più decisione la strada della trasparenza e del controllo della macchina amministrativa. Dal processo di riforma dell´organizzazione della Regione, avviato nel 2008, lo scorso maggio è nato anche il nucleo ispettivo. Un ufficio dedicato "allo svolgimento dell´attività di vigilanza delle prestazioni di lavoro". Da prima dell´estate, nove impiegati selezionati con un avviso interno, compiono quotidiane ispezioni a sorpresa nella 140 sedi regionali. Non sfoggiano distintivi né indossano divise folcloristiche. Non possono accedere, senza autorizzazione, al computer utilizzato dagli impiegati. Ma, per mestiere, controllano il lavoro dei loro ex colleghi e, in caso di anomalie legate all´assenteismo o al mancato svolgimento dei doveri d´ufficio, devono relazionare alla direzione del Personale. Finora, nessun provvedimento disciplinare è stato aperto sulla scorta delle segnalazioni del nucleo ispettivo. Ma dopo quattro mesi con il fiato sul collo, un gruppo di trenta impiegati pubblici ha rivolto un appello a Vendola: «I dipendenti regionali chiedono che si ponga fine a questa irrituale misura di controllo, vessatoria, frustrante ma soprattutto iniqua. L´auspicio è che questa misera storia di ronde per controllare i lavoratori regionali venga azzerata quanto prima». Uno sfogo che ha colto di sorpresa l´assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini: «Chi lavora non ha nulla da temere», ha commentato lapidario per poi aggiungere: «Mi auguro che la vicenda non venga strumentalizzata politicamente. Il contrasto all´inefficienza della macchina amministrativa non è e non deve passare per una prerogativa di Brunetta e del centrodestra». Il nucleo ispettivo, però, non è un´invenzione pugliese. lo Statuto dei lavoratori a prevedere, nei grandi enti, l´istituzione di questo servizio di vigilanza interno. Prima dello scorso maggio, però, a controllare l´operato degli oltre tremila dipendenti della Regione Puglia, disseminati dal Gargano al Capo di Leuca, c´era solo un impiegato. «Praticamente una foglia di fico», spiega il dirigente del Personale Pasquale Chieco. «Adesso l´ente ha selezionato e formato nove dipendenti per lo svolgimento di un fondamentale servizio a tutela degli utenti».