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 2009  ottobre 02 Venerdì calendario

Bianca in sella tra entusiasmi e dubbi vent´anni in tv da Mixer a Telekabul- Qualche giorno fa ha condotto l´edizione della sera del telegiornale completamente senza voce ROMA - «Se è sopravvissuta a questi sei mesi di giungla Rai, significa che può sopportare qualsiasi prova!»

Bianca in sella tra entusiasmi e dubbi vent´anni in tv da Mixer a Telekabul- Qualche giorno fa ha condotto l´edizione della sera del telegiornale completamente senza voce ROMA - «Se è sopravvissuta a questi sei mesi di giungla Rai, significa che può sopportare qualsiasi prova!». Chi conosce bene Bianca Berlinguer commenta con una battuta la «tenuta psicofisica» della neo-direttrice del Tg3. Sei mesi di alti e bassi, di "è fatta", "è quasi fatta", "no, arriva la Palombelli", "contrordine, tocca a Mentana...". Sei mesi in cui «Bianca è andata in onda come sempre imperturbabile – racconta un collega che non vuol distinguersi per piaggeria nei confronti del nuovo capo – e si è tenuta fuori dalle polemiche, business as usual, attenta a non dire una parola fuori dallo studio blindato del Tg». Alla fine, sarà un caso da manuale di caduta delle difese immunitarie, le è mancata la voce, ha condotto l´edizione della sera, solo qualche giorno fa, completamente afona. Una che non arretra, che s´impone – o forse ha, per Dna di famiglia – il rigore, la disciplina. Una che conosce il mezzo: è dal 1991 al Tg3, dal ´93 conduce nella fascia oraria di maggior ascolto. Ha imparato prima da Minoli, nella redazione di Mixer (era l´85), e poi da Sandro Curzi, da lei definito «trascinante». Di Telekabul è rimasto ben poco, sono cambiati i capiredattori, i colleghi giovani non hanno vissuto quel periodo e hanno ricordi di seconda mano. Bianca Berlinguer ha attraversato tutte le fasi di una navigazione travagliata, è interna alla comunità al punto che anche chi non tifava per lei, si è convinto che la sua nomina fosse la soluzione migliore. L´8 settembre scorso, l´assemblea del Tg3, fece sapere che non avrebbe gradito «normalizzazioni», che «c´erano, per la direzione, risorse, esperienze e professionalità anche interne». Una sorta di investitura in famiglia, presente, e naturalmente silente, l´interessata. Ieri, con il voto all´unanimità del Cda, la storia si è chiusa. Sul sito del Tg3, la notizia: Bianca Berlinguer, 49 anni, è la nuova direttrice... Accanto una foto che la ritrae sorridente e con una collana. Cosa rarissima. Perché un altro tratto distintivo della persona è la sobrietà: molto bianco e nero, taglio di capelli inconfondibile, «niente di sperimentale», come si dice in gergo. Ce l´ha fatta. «Sono felice», dice la sua amica Mariella Venditti, incubo di Berlusconi. «Yes, we can! E´ una storia bella», commenta da New York, Giovanna Botteri, che spende volentieri una parola anche per il direttore uscente: «Ci ha permesso di essere liberi negli ultimi otto anni». Già, Antonio Di Bella. Lascia i suoi orfani. Un volto noto come Maurizio Mannoni si era espresso così, unico ad esporsi, solo pochi giorni fa: «Ha fatto bene. Non vedo nessun motivo per sostituirlo». Bianca la «tosta» sa di qualche malumore interno ma non si scompone, ha la pelle dura. Se lo ricordano anche gli ex camerati del Msi. Il 27 gennaio 1995, durante il drammatico scioglimento del partito, diedero l´assalto alla postazione del Tg3, la riconobbero: «Iscriviti, iscriviti ad An! Vai con i traditori...». Lei li gelò con un´alzata di sopracciglio. Il giorno dopo, una macchina con autista inchiodò al suo cospetto. Gianfranco Fini le chiese scusa a nome della nuova destra. Scuse graziosamente accordate.