Pierangelo Sapegno, La stampa 2/10/2009, 2 ottobre 2009
CAROLINA IN TRIBUNALE CONTRO IL MARITO
Se davvero Carolina di Monaco e Ernst di Hannover divorzieranno, saranno in molti che non verseranno troppe lacrime per il Duca di Brunswig e Luneburg, pronipote del Kaiser Guglielmo II, cugino primo della regina Sofia di Spagna e cugino anche di Elisabetta di Inghilterra, ultimo arrivato nel talamo dell’affascinante principessa di Montecarlo. La notizia è di quelle abbastanza ufficiali, visto che il portavoce del Tribunale regionale di Hildesheim, Germania, ha appena annunciato che Carolina testimonierà contro suo marito nel processo che lo vede coinvolto in una rissa nell’isola di Lamu, in Kenia. Oddio, rissa: a sentire i testimoni e a dar retta all’accusa, sarebbe stata più che altro una vera aggressione, dato che il principe si sarebbe fatto aiutare da alcuni amici che tenevano fermo il proprietario di una discoteca, Joseph Brunlehner, mentre lui lo mazzolava con un oggetto pesante, un pugno di ferro o una chiave inglese. Considerati i fatti in causa, è difficile pensare che una moglie in perfetta sintonia con il marito decida di testimoniargli contro. Per questo, le voci di un divorzio da ieri si sono fatte ancora più insistenti.
Era il 15 gennaio del 2000, un sabato di festa e di balli, quando il principe Ernst di Hannover, prima si lamentò con il connazionale Joe Brunlehner, un architetto proprietario del New Lame Palace Hotel, a Manda, per i volumi troppo alti della sua discoteca annessa all’albergo. Poi, quella notte, accompagnato da 15 amici, lo aggredì davanti ad alcuni testimoni. «Ho ferite al ventre e alle spalle - raccontò Joseph ai giornalisti - Ma non posso che dichiararmi felice di essere ancora vivo». Lui, il principe, lo definì soltanto «un ruffiano». Era sposato da appena un anno con Carolina: 23 gennaio del ”99, e per l’annuncio era stato sufficiente un comunicato di poche righe. Solo fotografi di corte alla cerimonia, professionisti selezionati accuratamente: con i paparazzi, di solito i suoi rapporti finivano tutti in tribunale o in ospedale.
In un anno di matrimonio, prima della rissa in Kenia, il principe Ernst è già passato un paio di volte alle vie di fatto con qualcuno. A un cameramen ha rotto il naso a ombrellate. Il malcapitato, Cartsen Thuernau, aveva filmato lui e Carolina mentre entravano in casa. Nel luglio ”99, invece, le sue guardie del corpo avrebbero aggredito un fotografo che aveva cercato di scattare istantanee non autorizzate ad Alexandra, la figlioletta di Ernst e Carolina. L’avrebbero malmenato dopo averlo incontrato a un gala di beneficenza ad Hannover. Nel mezzo altre querele contro Bild: aveva accusato il nonno di aver sfruttato leggi naziste per appropriarsi di aziende ebraiche. Invece, sostenne fieramente il duca, «era famoso per essere antinazista». E il babbo di Ernst fu anche espulso dalla Wehrmacht e arrestato nel novembre del ”44.
Prima, quando la sua storia con Carolina era appena cominciata, lui era riuscito a ingaggiare persino una battaglia con i rotocalchi rosa passando dalle carte bollate a inedite inserzioni pubblicitarie addirittura sul più autorevole quotidiano di Germania, la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Carolina e Ernst acquistarono una pagina del giornale per pubblicare una lettera aperta all’editore, in cui gli rinfacciavano di perseguire «un giornalismo poco serio», che «avrà notevoli conseguenze giudiziarie». Solo che tutto questo accadeva quando la coppia non scoppiava...